Un insolito prototipo di batteria è stato presentato al congresso annuale dell’American Chemical Society. Un gruppo di ricercatori di Saint Louis, guidati da Shelly Minteer, hanno infatti utilizzato, per alimentare la batteria di una calcolatrice tascabile, delle zollette di zucchero sciolte in acqua, sfruttando così l’enzima glucosio deidrogenasi, presente in tutti gli organismi che assimilano e digeriscono lo zucchero. Si è attivato in sostanza lo stesso processo che la natura da sempre utilizza per produrre energia ma che questo prototipo è riuscito a finalizzare alla produzione di elettricità.
“Questo studio – spiega Minteer – mostra che unendo biologia e chimica si possono costruire pile migliori e più rispettose dell’ambiente”. L’elettricità prodotta attraverso l’enzima glucosio, di cui sono rivestiti gli elettrodi della pila, è fino a 4 volte maggiore di quella delle batterie al litio e ha il grande vantaggio di essere biodegradabile. In futuro, assicura l’equipe di ricercatori, il prototipo potrà essere usato per ogni tipo di applicazione. (fonte Ansa)