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Eldo Ronchi: il settore del riciclo deve fare un salto in avanti

(Rinnovabili.it) – Nonostante la crisi economica abbia colpito duramente le aziende del riciclo dei rifiuti, il settore risulta in pieno recupero e gode di discreta salute. E’ per questo che Eldo Ronchi, presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e testimonial del rapporto 2010 “L’Italia del riciclo”, chiede un salto di qualità del settore ed un maggior coordianamento tra tutti gli attori della filiera.

*Qual è la foto del riciclo in Italia?*

Questo è un sistema diviso in varie filiere piuttosto consistente, che nell’anno della crisi [i dati sono riferiti al 2009 ndr] ha comunque prodotto 24 milioni di tonnellate di materiali avviati al riciclo. Come tutto il resto ha risentito della crisi, soprattutto perché la riduzione della produzione industriale ha ridotto l’uso di materie prime e seconde, e la crisi dei consumi ha ridotto i rifiuti e quindi anche la parte destinata al riciclo.
Tuttavia il settore ha retto bene. Nel nostro rapporto abbiamo analizzato ben quindici su diciasette settori, perché due sono in realtà raddoppiati, ma anche questa è una conferma che il comparto è ormai diffuso in tutte le filiere industriali.

*Il mercato del riciclo che importanza ha nella green economy?*

Come è noto in tutto il mondo il settore del riciclo è un pilastro della green economy, cioè di quella economia che punta a risparmiare risorse naturali e a ridurre gli impatti sull’ambiente. Il riciclo consente di risparmiare materie prime ed energia quindi anche immissioni corrispondenti all’utilizzo di combustibili fossili. Nonostante la crisi la green economy è quel settore economico che resiste meglio alla crisi, che si sta avviando verso una ripresa significativa prima e meglio di altri settori.

*Parliamo di rifiuti e legalità. Un riciclaggio più funzionale potrebbe essere una soluzione per alcuni casi emblematici, come ad esempio quello della regione Campania?*

La legalità, sia nazionale che internazionale, è il presupposto basilare per l’intera filiera del ciclo dei rifiuti. Infatti, quando si attua dumping ambientale da parte di Paesi stranieri, si crea un danno anche alle stesse imprese italiane. E sul piano interno, quando si smaltiscono illecitamente i rifiuti, si crea concorrenza sleale per le imprese che li gestiscono correttamente. Questo è un grave problema. E siamo più arretrati in quelle regioni e territori dove maggiore è la presenza della illegalità o della criminalità organizzata.

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