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Efficienza energetica: l’Italia risparmierebbe 55 TWh l’anno

(Rinnovabili.it) – Con una riduzione del 17% dei consumi energetici totali, l’Italia potrebbe risparmiare *55 TWh di elettricità e 27,7 miliardi di tonnellate di CO2 ogni anno* con solo aiuto dei programmi d’investimento sull’efficienza energetica – a dirlo è uno studio di settore del gruppo Edison, presentato oggi al Festival dell’Energia a Firenze, in cui si sottolinea che i finanziamenti necessari al raggiungimento degli obiettivi di riduzione dei consumi, sono stati stimati in circa _35 miliardi di euro_.
In particolare, secondo Edison, il potenziale risparmio di energia elettrica che si avrebbe in Italia è di _22.800 GWh nel settore industriale_ (il 41% rispetto ai consumi attuali), _20.240 GWh nel settore residenziale_ (pari a un risparmio del 36%), _12.000 GWh nei servizi _(-22%), _333 GWh nell’agricoltura_ (-1%).

Lo studio inoltre, rivela che i maggiori impieghi energetici del Belpaese deriverebbero principalmente dal _settore residenziale e terziario per il 32,4% dei consumi elettrici_, (la voce di maggior peso sui consumi è il riscaldamento, dove si potrebbe intervenire proprio sull’efficientamento delle caldaie e sull’isolamento degli edifici), dai _trasporti per il 32,2%_, (dove sarebbe necessaria un’implementazione della mobilità su rotaia e della viabilità pubblica su gomma, allo scopo di diminuire il traffico urbano e quindi il consumo della fonte primaria), _industriale per il 27,3%_ (la cui riduzione dipenderebbe da interventi di ‘energy saving’ e dall’installazione di motori ad alta efficienza) ed infine, il _comparto agricolo_ che pesa per il _5,8%_.
Il miglioramento dell’efficienza energetica dipende anche dalla scelta delle fonti di produzione di energia elettrica, dato che presentano diversi livelli di rendimento. Nel termoelettrico, il rendimento medio è attorno al 40%, nel ciclo combinato è al 50% con punte del 56% contro il 30% di una centrale tradizionale. Con la cogenerazione si può raggiungere un rendimento del 70-85%, che sale all’80-85% se si sfrutta a dovere l’idroelettrico, che tra le fonti rinnovabili è quella a più alto rendimento.

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