Rinnovabili

Efficienza energetica: il buon piazzamento dell’Italia

Per il primo dicembre 2007 gli Stati membri dell’Unione erano tenuti a presentare il proprio Pnaee, ovvero il piano d’azione nazionale per l’efficienza energetica, aderendo il più possibile all’obiettivo indicativo globale del 9%, da raggiungere entro il 2016. Oggi la Commissione ha reso nota la sua valutazione riguardo le varie strategie nazionali e le misure attuative, informando che cinque Stati membri hanno adottato un target di risparmio energetico superiore a quello indicativo: Cipro (10%), la Lituania (11%), l’Italia (9,6%), la Romania (13,5%) e la Spagna (11% entro il 2012). Da un primo esame risulterebbe che l’Irlanda, i Paesi Bassi e il Regno Unito, dichiarano di voler realizzare obiettivi di risparmio energetico più elevati, mentre i piani Bulgaria 2008-2010, Danimarca 2005-2012, Estonia 2008-2013, Lituania 2007-2010, Romania 2007-2010 e Spagna 2004-2012, non coprono l’intero periodo di nove anni imposto dalla direttiva. I Vari paesi hanno accolto la sollecitazione della direttiva dando particolare enfasi agli impegni del settore pubblico, alla politica di incentivi ed agli accordi volontari. Onore al merito per l’Italia per ciò che riguarda l’applicazione di meccanismi di mercato. La Commissione, infatti, indica l’esperienza italiana dei certificati bianchi come quella leader nel panorama internazionale.

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