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Efficienza energetica: i ‘Led’ riporteranno Roma al bianco

(Rinnovabili.it) – “Roma finalmente fa un salto di livello nella sperimentazione di nuovi sistemi di illuminazione”. Le parole del Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, denotano soddisfazione per un progetto che vede il primato capitolino nella scelta di affrontare il risparmio dell’energia rispetto all’illuminazione pubblica.
“Siamo – ha difatti continuato a dire Alemanno – il primo Comune di Italia a fare questa scelta che consentirà un risparmio energetico del 50%. Per la candidatura alle Olimpiadi del 2020 vogliamo presentare una città a impatto zero. Abbiamo dieci anni per lavorare sul risparmio energetico, sulla diminuzione delle emissioni e sulla mobilità sostenibile”. L’avvio del programma “Innovazione tecnologica e risparmio energetico del Comune di Roma”:https://www.comune.roma.it/was/wps/portal/!ut/p/_s.7_0_A/7_0_21L?menuPage=/&targetPage=/Homepage/Area_Content/Primo_Piano/info-996454139.jsp è stato annunciato dal Sindaco venerdì scorso in Campidoglio dove, in via del tutto ufficiale, si è avuta la conferenza stampa alla presenza di Giancarlo Cremonesi, Presidente del gruppo industriale ACEA che si occupa di temi come energia, trasporti, acqua e ambiente. Con l’inizio dei lavori al 2010 la società ed il Comune di Roma hanno progettato di installare 361 lampade con tecnologia a “Led” che, come ha ricordato Fabrizio Ghera, assessore ai Lavori pubblici e Periferie, “hanno indubbi punti di forza: efficienza energetica, durata media, pulizia e flessibilità della luce, assenza di componenti inquinanti, minor smaltimento dei rifiuti, accensione immediata e insensibilità all’umidità”. Saranno sostituite così le illuminazioni per “sedici strade”:https://www.aceaspa.it/GetMedia.aspx?id=0ab48eb6df594821ae707cdda7fb7d97&s=0&at=1 della capitale appartenenti a tre aree urbanistiche specifiche che sono già state prontamente stabilite nel Piano degli Interventi. Per Cremonesi, ciò produrrà non solo un sicuro risparmio nell’emissione di CO2 di circa il 51%, ma contribuirà a tagliare i costi di manutenzione del 40%, con una maggiore e garantita longevità per i lampioni stessi.
L’investimento di 1,445 milioni di euro è parte del disegno più ampio che Alemanno ha dichiarato di voler vedere compiuto nella Città romana ovvero la realizzazione entro il 2015 di 15.000 punti luce a Led.

Partire da subito e concretamente significa procedere alle “sperimentazioni che vanno nella direzione di trasformare Roma – ha asserito Cremonesi – in una città illuminata a Led” che successivamente in un periodo futuro si orienteranno anche a ”nuove installazioni di lampioni fotovoltaici in tre zone della città”, come ha ricordato Ghera. Alla presentazione del nuovo prospetto per l’illuminazione urbana di Roma era presente anche Andrea De Priamo, Presidente della Commissione Consiliare Ambiente e il Direttore dell’Illuminazione Pubblica di Acea Giovanni Vivarelli il quale ha avuto occasione di rammentare un tipo di illuminazione della città “effettuata con lampade a vapori di mercurio, un sistema che emette luce bianca. Successivamente a partire dalla fine degli anni Ottanta i vapori di mercurio sono stati sostituiti dal vapore di sodio ad alta pressione, con la tipica colorazione gialla. Con la tecnologia Led – ha poi aggiunto Vivarelli – Roma tornerà al bianco. Avremo una migliore visibilità e una minore alterazione dei colori”.

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