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‘Efficienza energetica, Finco propone l’eco prestito

(Rinnovabili.it) – Un prestito, per così dire “eco”, perchè espressamente pensato per incentivare misure d’efficienza energetica nell’edilizia privata e perché in grado di concorrere in tal modo all’abbattimento delle emissioni di CO2 del patrimonio costruito.
Ad immaginarlo Rossella Rodelli Giavarini, Presidente Finco, la Federazione Industrie, Prodotti impianti e Servizi per le Costruzioni, nella lettera indirizzata al Governo ed al Presidente di Confindustria Emma Marcegaglia. A fare da sottotesto la questione della detrazione irpef del 55% sugli interventi di riqualificazione energetica, la cui necessità di una proroga, a più riprese sostenuta dal mondo industriale, è premessa ad un discorso mirato sull’efficienza edilizia. Se, come ricorda Giavarini, “il Patrimonio italiano contribuisce per oltre il 35% alle emissioni di CO2 nazionali”, ecco che esso stesso rappresenta un settore d’eccellenza per una strategia nazionale che punti alla riduzione del 20% delle emissioni climalteranti e nel contempo all’incremento di una percentuale analoga nel campo del risparmio energetico e delle rinnovabili, così come indicato dalla Direttiva europea.
In tal senso la proposta Finco indirizzata nel dettaglio ai Ministri di Finanza, Sviluppo e Ambiente, prevede l’accesso a “eco prestiti” agevolati a tasso 0 per 10 anni fino ad un massimo di 30.000 euro per ciascun beneficiario, previa certificazione (attraverso un progettista iscritto all’Ordine) dell’attuazione di almeno due dei seguenti sei interventi:
* Incremento dell’efficienza energetica delle coperture e delle pavimentazioni;
* Incremento dell’efficienza energetica dei muri perimetrali;
* Incremento dell’efficienza energetica delle finestre, porte esterne e schermature solari;
* Sostituzione di apparecchi e sistemi per riscaldamento o produzione d’acqua calda sanitaria;
* Installazione di apparecchiature e sistemi per riscaldamento e produzione di energia elettrica utilizzanti fonti rinnovabili o assimilate;
* Installazione di apparecchiature e sistemi per la produzione d’acqua calda.

Tale misura, “sarebbe finanziata fino alla concorrenza di una cifra da individuare dalle Fondazioni bancarie, e/o dalla Cassa Depositi e Prestiti” e potrebbe essere rimborsato “in dieci anni a patto che i lavori inizino entro il 2010 e terminare al massimo entro l’anno successivo”.
“Il prestito – continua Giaravini – potrebbe essere riscosso in due tranche ad inizio e fine lavori; in modo da incentivare l’effettiva realizzazione degli interventi. Una tale previsione potrebbe generare, oltre che un incremento di tutte le attività imprenditoriali connesse, anche un aumento occupazionale con un chiaro ed immediato effetto anticiclico, utile per superare l’attuale congiuntura e favorire la ripresa”.
Ma il Presidente della Federazione ci tiene a precisare che la proposta non vuole rappresentare una sostituta alle attuali misure di detrazione fiscale messe in campo dal Governo, bensì una “aggiunta”, nella viva speranza che la famosa detrazione del 55% per la riqualificazione energetica.

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