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Efficienza energetica: decoder ‘verdi’ a basso consumo

L’Unione Europea continua la sua lotta nei confronti del surriscaldamento globale promuovendo un mercato europeo che possa soddisfare le esigenze dei cittadini e contestualmente difendere l’ambiente dall’impatto prodotto dall’attività degli stessi coinvolgendo non solo i soliti settori, come quello dei trasporti o dell’edilizia, ma anche quello delle telecomunicazioni disciplinando la produzione dei decoder. A partire dal febbraio 2010, infatti, tutti i ricevitori digitali immessi sul mercato dovranno rispondere agli standard di efficienza energetica, stabiliti in base al Regolamento CE n°107/2009 emanato dalla Commissione Europea recante misure, in attuazione della direttiva 2005/32/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio, in merito alle specifiche per la progettazione ecocompatibile dei ricevitori digitali semplici. Gli obiettivi alla base del Regolamento sono diversi e consistono nell’armonizzare le specifiche per tali dispositivi in tutto il territorio comunitario, nel contribuire al funzionamento del mercato interno e nel miglioramento dell’efficienza ambientale dei dispositivi, promuovendo l’introduzione nel mercato di tecnologie atte a migliorare l’efficienza energetica dei ricevitori. Entro 20 giorni, dopo i quali entreranno in vigore le nuove regole per la progettazione ecocompatibile dei decoder, i produttori dovranno quindi adeguare le loro linee di produzione al fine di garantire la fabbricazione di apparecchiature a basso consumo energetico, il cui limite è stabilito nel regolamento stesso. In ogni caso, il calendario previsto per l’adeguamento al Regolamento da parte dei produttori è articolato su step intermedi affinché si possa consentire la riprogettazione degli apparecchi. Fra gli interventi richiesti si riscontrano sia misure tecnologiche relative allo stand-by e allo spegnimento automatico dell’apparecchiatura, che misure mirate alla trasparenza fra la casa produttrice e il potenziale acquirente in merito ai consumi caratteristici del decoder. I risparmi ottenibili dall’adozione di questa misura, confrontati con lo stato attuale, sono stati stimati a circa 9 TWh nel 2014, anno per il quale si stima che la quantità di decoder presenti sul mercato raddoppierà rispetto al presente portandosi a 56 milioni di unità, con un conseguente progressivo aumento del consumo annuo da 6 TWh nel 2010 a 14 TWh nel 2014.

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