Le società italiane Edison e A2A, così come la Elektroprivreda Serbia (EPS) , hanno chiesto la proroga del termine per la presentazione delle offerte di gara per la vendita di una parte delle azioni della Elektroprivreda Crne Gore (EPCG). Le società italiane, secondo quanto riportato dal quotidiano “Vijesti”, hanno chiesto di prorogare il termine di almeno un mese, mentre la società serba di 15 giorni. I documenti di gara sono stati acquistati anche dalla russo Inter Rao e dalla norvegese NTE. Le offerte possono essere presentate entro il 30 Aprile. I potenziali offerenti, come riportato dal quotidiano di Podgorica, non sono soddisfatti delle nuove condizioni imposte, perché tra le regole stabilite vi è una differenza significativa. La cosiddetta opzione “call” implica che l’investitore, dopo cinque anni, avrà la possibilità ad acquistare un pacchetto di maggioranza delle azioni per il prezzo stabilito oggi, se si soddisfano i criteri. La cosiddetta opzione “shoot out” significa che l’investitore, se si soddisfano i criteri di gara, dopo cinque anni ha la possibilità di acquistare ulteriori quote dal governo dell’Elektroprivreda, ma senza l’obbligo del governo a venderle. In questo caso, il Governo potrebbe acquistare le azioni dai nuovi investitori allo stesso prezzo. Le società proponenti non sembrano soddisfatte di tali alternative, perché non hanno una garanzia che il governo, dopo cinque anni, venderà le azioni della EPCG come è stato annunciato.