(Rinnovabili.it) – Nel 2003, il Ministero cinese delle Costruzioni autorizzò la realizzazione di 10 abitazioni dimostrative (le “Future House Community”) che integrassero energie rinnovabili, tecnologie risparmio energetico e compatibilità ambientale, affidando l’edificazione a Gran Bretagna, Germania, Italia, Giappone, Norvegia, Corea del Sud, Spagna, Svezia e Stati Uniti. Tra queste la “American House”, l’edificio solare geotermico creato dalla Florida International University, ha fatto da scenario ad una nuova collaborazione Usa-Cina all’indomani dell’accordo per il nuovo Centro di Ricerca sulle eco-energie. Il Department of Energy (DOE) e il Ministero cinese dello sviluppo rurale Urbano (MOHURD) avvieranno una partnership per favorire lo sviluppo di una progettazione e costruzione edilizia più efficiente e sostenibile focalizzata sull’impiego delle rinnovabili. “Rendere gli edifici più efficienti rappresenta una delle maggiori e più immediate opportunità che abbiamo per creare posti di lavoro, risparmiare energia e ridurre le emissioni di carbonio”, ha dichiarato il Segretario statunitense Steven Chu. “Il nostro obiettivo dovrebbero essere edifici per l’80 per cento più efficiente”. In base a tale accordo, Stati Uniti e Cina avvieranno dei programmi di scambi per esperti e tecnici affinché imparino dalle reciproche esperienze con tecnologie quali: riscaldamento e climatizzazione ad alte prestazioni, isolamento, illuminazione, refrigerazione, pompe di calore geotermiche, sistemi integrati di fotovoltaico e solare termico. Le due nazioni mireranno anche ad esplorare la fattibilità di un progetto comune in Cina, la realizzazione di ‘eco-città’ per le quali svilupperanno standard e linee guida.