(Rinnovabili.it) – L’edizione numero 17 di “Ecosistema Urbano”:https://www.legambiente.it/dettaglio.php?tipologia_id=3&contenuti_id=1772 , l’annuale ricerca di Legambiente e dell’Istituto di Ricerche Ambiente Italia, realizzata con la collaborazione editoriale de Il Sole 24 Ore, lancia di nuovo l’allarme sulla qualità ambientale delle grandi città italiane. A finire sotto la lente dell’associazione ambientalista, come ogni anno, sono stati 103 comuni capoluogo di provincia dei quali è stata stilata una speciale “classifica”:https://risorse.legambiente.it/docs/tabella.0000001773.pdf in base a 125 parametri ambientali, rilevati nel corso del 2009, per un corpus totale di oltre 125mila dati. Dati che fotografano una situazione tutt’altro che positiva per molte delle grandi città italiane: con l’unica eccezione di Torino, infatti, tutti i centri urbani con più di 500mila abitanti presi in esame hanno visto peggiorare il loro stato di salute rispetto “al passato”:https://www.rinnovabili.it/ecosistema-urbano-qualita-ambientale-cittadina-al-microscopio. Molto negativi sono, ad esempio, i dati relativi alla città di Milano, che peggiora in tutti gli indici della qualità dell’aria e in particolare per le concentrazioni di Ozono. Non va meglio neanche a Napoli e Palermo che, come rileva l’associazione ambientalista “soccombono sotto i cumuli di rifiuti abbandonati nelle strade, incapaci di intraprendere un sistema di raccolta differenziata efficace”. Per la Capitale, invece, i nodi maggiormente critici sembrano essere gli effetti dannosi di una “mobilità scriteriata, con centro e periferie invase dalle auto private”.
A dominare però il panorama delle città “virtuose” che, al contrario, hanno saputo investire nella promozione e nella tutela dell’ecosistema urbano, arrivando ad ottenere risultati molto positivi, al primo posto c’è Belluno (che era 2ª lo scorso anno e prima due e tre edizioni fa), seguita da Verbania e Parma. Poi Trento, Bolzano e Siena, La Spezia, Pordenone, Bologna e, a chiudere la top ten, Livorno. Il quadro complessivo dell’edizione 2010 del rapporto mette in evidenza come in Italia non siano ancora adeguatamente sviluppate le isole pedonali, le zone a traffico limitato e le aree verdi, così come si conferma scarsamente utilizzato il trasporto pubblico. Anche sul fronte della capacità di depurazione delle acque reflue resta molto da fare mentre buone notizie arrivano sul fronte della crescita del tasso di raccolta differenziata e sulla diffusione delle energie rinnovabili.