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Ecolight, il 2009 è stato l’anno del successo

(Rinnovabili.it) – Il bilancio dell’attività del consorzio “Ecolight”:https://www.ecolight.it/browse.asp?goto=12842&livello=0 per l’anno 2009 è assolutamente positivo. Grazie alla gestione corretta dei rifiuti elettrici ed elettronici (raee) su scala nazionale il risparmio energetico rilevato equivale alla quantità di energia elettrica necessaria ad una piccolo centro urbano. “Complessivamente possiamo stimare di aver contribuito al risparmio di 40mila MWh di energia elettrica – quindi meno utilizzo di materie prime e contenimento di emissioni inquinanti in atmosfera – quanto consuma all’incirca una cittadina di 10mila abitanti in un anno”, ha annunciato Giancarlo Dezio direttore generale di Ecolight.
Rispetto al 2008 la raccolta è quadruplicata, segno che anche i cittadini hanno appreso e acquisito l’importanza di un corretto smaltimento dei rifiuti elettronici.
Ad essere aumentati sono anche i ritiri di materiale: raddoppiati in un anno nonostante non siano aumentati i punti di raccolta. “Questo significa che la coscienza ambientale delle istituzioni pubbliche e quella dei cittadini è decisamente aumentata”, ha osservato Dezio.
“Il 2009 è stato l’anno di piena operatività della normativa che ha introdotto il nuovo sistema consortile di gestione dell’intero comparto dei raee. E i numeri lo testimoniano: l’Italia, con una media di 3 kg per abitante, si sta avvicinando ai 4 kg pro capite fissati dal decreto 151/05; anche se è ancora decisamente lontana dai valori che alcuni Paesi hanno raggiunto, con una media che supera i 10 kg per abitante”, che ha permesso il recupero di quasi 10mila tonnellate di ferro, 5000 tonnellate di plastica e più di 300 tonnellate di alluminio.
I dati del centro di coordinamento Raee parla di 180mila tonnellate di rifiuti raccolti nel 2009.
Il futuro dei Raee potrebbe essere presto regolato anche dal decreto ‘Uno contro Uno’, che imporrà ai rivenditori di apparecchiature elettroniche di ritirare dai clienti i vecchi elettrodomestici,pc o lampadine nel momento dell’acquisto di un nuovo prodotto equivalente sull’esempio di un Paese, la Francia, dove questo sistema è in vigore da tempo e vanta risultati meritevoli di lode: la raccolta presso i negozianti rappresenta infatti il 30% dell’intero quantitativo di rifiuti raee francesi.

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