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Ecolight, ad un anno dal decreto il bilancio dell’Uno vs Uno

Il bilancio della raccolta dei RAEE è positivo ma deve migliorare. Entrato in vigore nel giungo 2010 il decreto che gestisce raccolta e smaltimento delle apparecchiature elettroniche dà i primi frutti

(Rinnovabili.it) – A poco più di un anno dall’entrata in vigore del decreto *Uno vs Uno* il consorzio per la raccolta dei RAEE Ecolight ha stilato un rapporto per vedere l’andamento del servizio di raccolta e smaltimento delle apparecchiature elettriche ed elettroniche nei 3.000 negozi italiani aderenti al sistema. Ammontano a 10mila le tonnellate di rifiuti raccolti nell’arco dell’anno, un bilancio che però va migliorato sia nella gestione che nello smaltimento dei dispositivi ormai non funzionanti. Sembra infatti che il risultato non completamente soddisfacente sia legato soprattutto alla mancanza di comunicazione: molti consumatori non sanno infatti dell’esistenza della possibilità di portare e lasciare nei negozi le apparecchiature elettriche ed elettroniche non funzionanti al momento dell’acquisto di un nuovo prodotto equivalente.

Un andamento, quello della raccolta, che comunque è andato crescendo nel corso dei dodici mesi: nei primi sei mesi sono state registrate 4 tonnellate di rifiuti RAEE raccolte mentre nei sei mesi successivi il quantitativo è cresciuto del 20%. “Dopo una partenza difficoltosa, il sistema è andato lentamente a regime”, spiega Giancarlo Dezio, direttore generale del consorzio Ecolight “Sforzi ulteriori devono essere fatti sul fronte della comunicazione e dell’informazione nei confronti dei consumatori perché manca all’appello la piccola elettronica di consumo, ovvero il raggruppamento R4, che dovrebbe essere quello maggiormente interessato da questa normativa”. Ma la situazione, ha proseguito Dezio, rimane complicata perché, secondo quanto contenuto nel rapporto di Ancitel Energia e Ambiente, più del 46% dei centri di raccolta non ritirano i raee raccolti dai negozi, mentre circa il 21% accoglie raee solo per piccoli quantitativi e provenienti dal territorio di competenza. «Lo sforzo che il consorzio ha fatto in questa fase iniziale è stato notevole. Per un anno Ecolight è andato incontro alle esigenze dei punti vendita, intervenendo anche quando le istituzioni nazionali e locali non erano in grado di dare delle risposte» ha commentato il presidente specificando che solamente il 3% è disposto a ricevere questi raee indipendentemente dal territorio. “Questo ha comportato costi di smaltimento aggiuntivi, anche perché le tonnellate raggiunte solo in pochi casi hanno consentito l’accesso al sistema alternativo di raccolta avviato dal Centro di coordinamento dei consorzi Raee, sistema che consente di ridistribuire i costi su tutti i consorzi dei produttori”, ha concluso Dezio.