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Eco-generatori, nel 2015 andrà di moda l’ibrido organico

(Rinnovabili.it) – Ci sono ancora alcune questioni importanti da mettere a punto e miglioramenti su cui lavorare ma Fujitsu Laboratories c’è l’ha fatta. L’impresa in cui si era lanciata la società nipponica era quella di creare un unico dispositivo in grado di convertire l’energia luminosa e quella termica in elettricità. Il prototipo, realizzato usando materiali organici, ha un avuto un palco d’eccezione per il suo ‘debutto in società’, quello dello IEEE 2010 International Electron Devices Meeting (IEDM 2010), la conferenza internazionale sulle tecnologie di produzione dei semiconduttori di San Francisco.
Il dispositivo è stato sviluppato per la raccolta dell’energia ambientale pensando al potenziale che potrebbe avere nel campo medico. Un mini generatore elettrico ibrido potrebbe infatti recuperare energia sia dal calore del corpo che dalla luce esterna per alimentare sensori che monitorano le condizioni del paziente come la temperatura corporea, la pressione sanguigna o il battito cardiaco. E farlo senza il bisogno di cavi e batterie.
Il mini-generatore è stato sviluppato attraverso l’accoppiamento di cavi multipli di un semiconduttore di _tipo n_ e uno di _tipo p,_ entrambi organici. Il segreto per ottenere un singolo apparecchio con due funzioni separate, spiegano alla Fujitsu Laboratories, è quello di smistare le connessioni trai semiconduttori. Quando la luce esterna disponibile è sufficiente il dispositivo viene utilizzato in modalità “fotovoltaica”. Al contrario, in caso di poca luce viene sfruttata, se presente, la differenza di temperatura passando alla modalità “termoelettrica”.
La società continuerà le proprie ricerche sulla nuova tecnologia in maniera tale da aumentare le attuali prestazioni dei dispositivi ibridi e portarli sul mercato entro il 2015.

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