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ECF: un’Europa rinnovabile si può fare. Basta investire nel settore

(Rinnovabili.it) – L’Europa, qualora lo desiderasse, potrebbe passare al completo utilizzo di fonti energetiche rinnovabili senza compromettere l’affidabilità della rete di approvvigionamento e senza gravare sulla bolletta dei consumatori. A rivelarlo è uno studio che si presenta come il più completo in tema di redditività delle energie ‘zero emission’.
Intitolato “Roadmap 2050: a practical guide to a prosperous, low-carbon Europe” il documento realizzato dalle’EFC (European Climate Foundation) sarà presentato oggi provando a dimostrare le tesi elencate e i prospetti al 2050 condotti da economisti ed esperti del settore energetico.
L’analisi sostiene essenzialmente che i costi di un’economia low carbon non sono legati all’innovazione tecnologica, anche se quest’ultima di sicuro aiuterebbe a ridurre in fretta il carico della decarbonizzazione.
“Quando il progetto Roadmap 2050 è iniziato si è ipotizzato che gli scenari ad alta energia rinnovabile sarebbero stati troppo instabili per offrire una sufficiente affidabilità, antieconomici e troppo costosi, e che sarebbero state necessarie delle conquiste tecnologiche per portare l’Europa verso un regime a basso tenore di carbonio” ha dichiarato Matt Phillips dell’EFC. “Affermazioni che poi si sono dimostrate non vere.
Grazie alla redazione dello studio si è potuto quindi asserire come la teoria che le energie alternative siano più costose e meno efficienti sia falsa e obsoleta, dimostrando come una infrastruttura energetica a basse emissioni sia effettivamente meno costosa di una infrastruttura inquinante alimentata con combustibili fossili definendo che, a lungo termine, i costi di una infrastruttura tradizionale si sono rivelati altamente superiori con livelli di sicurezza sicuramente inferiori.
Nonostante tutti gli scenari rinnovabili siano effettivamente possibili il rapporto ammette la presenza di numerosi ostacoli da scavalcare, a partire dalla volontà di Regno Unito e stati membri dell’Europa. Altro particolare determinante il sostegno dei governi attraverso importanti investimenti che favoriscano lo sviluppo di una super-rete dedicata alla diffusione dell’energia elettrica.
“Un impegno verso la trasformazione del settore energetico verso la low carbon economy è la strategia vincente per la competitività, l’occupazione e la prosperità nel Regno Unito e in Europa”, ha aggiunto Nick Mabey amministratore delegato della società di consulenza E3G. “Il raggiungimento di un minimo dell’80 per cento della riduzione di CO2 nel 2050 derivante dalla produzione pulita di energia in Europa è tecnicamente fattibile”.

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