Risparmio energetico, riduzione delle emissioni di CO2 e miglioramento della qualità ambientale tra le linee guida di un importante intervento di riqualificazione urbana del waterfront genovese.
Oltre 25 mila metri quadrati di superficie di cemento rimosso, 13.600 metri quadrati di pavimentazioni permeabili, 11.700 metri quadrati di terreno vegetale piantumato a giardino. E ancora, l’utilizzo di avanzate strategie energetico – ambientali che consentirebbero una riduzione del 30% delle emissioni di CO2 e del 50% del fabbisogno idrico rispetto a un complesso edilizio similare sviluppato con sistemi energetici tradizionali.
Sono questi alcuni dei numeri del Lido di Genova, progetto presentato da Nuovo Lido Elfra e sviluppato da Value Services per la riqualificazione ambientale e funzionale dello stabilimento balneare Nuovo Lido, uno dei simboli del capoluogo ligure situato in uno dei tratti più suggestivi del litorale genovese.
Il progetto è destinato a segnare il rapporto della città con il mare presentandosi come un’occasione strategica di rinnovamento per il waterfront genovese, oltre a proporsi come un modello architettonico, urbanistico, paesaggistico ed ambientale fortemente innovativo.
L’intervento, che prevede la realizzazione di alcune strutture e servizi che offriranno nuove occasioni d’uso allo stabilimento balneare (un moderno centro velico internazionale, un centro di talassoterapia, negozi di vicinato, bar e ristoranti), adotta innovative strategie energetiche mirate alla riduzione delle emissioni climalteranti e al contenimento dei fabbisogni energetici.
Il progetto prevede l’utilizzo combinato di un impianto di cogenerazione, che, attraverso un sistema di teleriscaldamento, costituisce la prima fonte di riscaldamento, unito all’impiego di una pompa di calore ad acqua di mare per il raffrescamento. Inoltre, l’uso di materiale ad alto potere isolante ed inerzia termica e di serre bioclimatiche come ambienti di termoregolazione garantirà ombreggiamento nella stagione estiva, e pre-riscaldamento degli ambienti interni in quella invernale, limitando la dispersione del calore.
E’ previsto inoltre l’utilizzo di tecniche di progettazione passive, basate cioè sull’ottimizzazione delle prestazione degli involucri in funzione dell’orientamento degli edifici, che permetteranno di ottimizzare la ventilazione naturale e l’irraggiamento solare.
Anche la realizzazione delle piscine e degli impianti idrosanitari seguirà una strategia energetica sostenibile, grazie all’utilizzo dell’acqua del mare, di fonti di energia alternativa/rinnovabile per il riscaldamento e di misure che limitano la dissipazione di energia nel periodo invernale.
Tali strategie, se attuate pienamente, consentirebbero una riduzione fino al 30% delle emissioni di CO2 e una riduzione del 50% del consumo idrico della struttura, assicurando performance superiori rispetto alla stessa Direttiva “20:20:20” dell’Unione Europea da cui traggono origine le strategie energetico – ambientali adottate nel progetto di riqualificazione del Lido.
A ulteriore riprova di questo il fatto che, ad una prima valutazione preliminare e sulla base delle informazioni progettuali esistenti, il Lido di Genova ha le potenzialità per raggiungere la certificazione ambientale internazionale LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) di livello “Gold” .
Il sistema di certificazione LEED si basa sull’attribuzione di crediti per ciascuno dei requisiti caratterizzanti la sostenibilità di un edificio, raggruppati in sei categorie: sostenibilità del sito, gestione efficiente dell’acqua, utilizzo di energia da fonti rinnovabili e locali, costruzioni con materiali naturali e rinnovabili, qualità degli ambienti interni, qualità della progettazione e utilizzo di tecnologie costruttive evolute.
La valutazione effettuata, seppur in fase preliminare, è particolarmente significativa delle valenze progettuali del progetto Lido di Genova in termini di risparmio energetico, utilizzo dell’acqua, riduzione delle emissioni di CO2, miglioramento della qualità ambientale e gestione delle risorse, ponendolo come un modello di edilizia sostenibile innovativo ed unico nel suo genere.