Applicando ai velivoli un rivestimento a base di nanopolimeri sintentici che ne aumenta l'aerodinamicità la compagnia aerea ha calcolato un risparmio dell'1-2% di carburante
(Rinnovabili.it) – Una _pelle nanotecnologica_ aiuterà l’aviazione a risparmiare carburante. Ad annunciarlo la EasyJet, compagnia aerea che ha comunicato come, grazie a un nuovo rivestimento di appena un micron di spessore che andrà ad aggiungere un solo etto al peso dell’aeromobile, riuscirà ad ottenere notevoli vantaggi in termini di risparmio di carburante. Il progetto pilota inizierà con l’adattamento della pellicola, realizzata dalla società britannica “TripleO”:https://tripleops.com/projects-easyjet.php?gclid=CK2B74y-jKcCFYMTfAodYH34dg, su otto aeroplani della flotta che verranno monitorati per un periodo di 12 mesi.
Il materiale, già testato in aviazione militare, promette buoni risultati in termini di taglio del carburante con percentuali dell’1-2%, e di conseguenza notevoli vantaggi per quanto riguarda il taglio delle emissioni prodotte dagli aerei in volo. Grazie all’impiego di polimeri contenenti elementi acrilici resistenti sarà possibile andare a riempire i pori microscopici presenti sulla superficie del velivolo creando una patina liscia e resistente che ne aumenti l’aerodinamicità.
Carolyn McCall, chief executive della EasyJet, ha dato il benvenuto al progetto, simbolo dell’impegno ambientale dell’azienda, aggiungendo la necessità che il governo acceleri i piani per formulare una tassa sulle emissioni che i sostenitori affermano fornirebbe alle compagnie aree l’incentivo necessario per investire in tecnologie più efficienti.
“Tutte le compagnie aeree dovrebbero essere incentivate a ridurre l’impatto ambientale delle proprie attività, motivo per cui accogliamo con favore l’impegno del governo di spostare dall’APD (tassa sui passeggeri) ad una più equa e più ecologica. Siamo ansiosi di vedere i dettagli della loro proposta”.
EasyJet ha investito notevolmente per rafforzare le proprie credenziali green negli ultimi anni, ottenendo che i passeggeri della compagnia siano ad oggi responsabili del 22 per cento in meno di emissioni rispetto ad un passeggero di una linea aerea tradizionale, percentuale calcolata sul medesimo itinerario di volo e a bordo dello stesso tipo di aereo.