E’ un brutto giorno quello segnato sul calendario del pianeta Terra: secondo i calcoli del Global Footprint Network (un’associazione di ricerca che misura l’impronta ecologica dell’umanità) infatti, cade proprio oggi l’Earth Overshoot Day, ovvero la giornata in cui il consumo umano di risorse naturali sorpassa la produzione naturale annua della Terra. Siamo dunque giunti alla “bancarotta ecologica” a causa di quella tendenza al sovraconsumo in cui ci troviamo già dal 1980: utilizziamo le risorse naturali più velocemente di quanto possano essere rigenerate e immettiamo anidride carbonica nell’atmosfera più velocemente di quanto possa essere riassorbito. Secondo il Global Footprint Network attualmente stiamo impiegando a livello globale la capacità biologica (ovvero la capacità degli ecosistemi di produrre risorse e assorbire rifiuti) di 1,4 pianeti, e questa sola è una media del debito ecologico: se il modello di stile di vita statunitense venisse esteso a tutto il pianeta ci vorrebbero 5,4 Terre, 3,1 con lo stile del Regno Unito, 2,5 con quello della Germania e 2,2 con quello dell’Italia. “Da adesso fino alla fine dell’anno – spiega Mathis Wackernagel, Direttore Esecutivo del Global Footprint Network – noi attingeremo dalle nostre riserve ecologiche, chiedendo un prestito al futuro”. Uno scenario preoccupante, ma che in realtà non si appalesa oggi per la prima volta. Il Primo Earth Overshoot Day fu il 31 dicembre 1986; nel 1995 la fase del sovraconsumo aveva già mangiato più di un mese di calendario arrivando il 21 novembre, per avvicinarsi ancora di più nel 2005 (2 ottobre). Per chiunque volesse farsi un’idea della propria impronta biologica e imparare come ridurla può consultare il sito dell’associazione: www.footprintnetwork.org.