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Earth Hour 2011: il pianeta ha spento le luci per un’ora

Rinnovabili.it) – Record di luci spente per l’Earth Hour 2011, evento tenutosi lo scorso sabato 26 marzo con l’adesione di circa un miliardo di persone di oltre 134 paesi distribuiti in tutti i continenti, dimostrazione che non esitono confini nell’impegno globale a favore di un “pianeta più pulito e sicuro”. Nella sua terza edizione, la manifestazione organizzata dal WWF, ha visto svolgersi la *maratona di lights-out* nell’isola di Raratonga, nel pacifico per poi fare il giro del mondo e tornare nelle isole Cook, passando per le alture più famose del pianeta come il Macchu Picchu in Perù, le Cascate del Niagara e la Muraglia cinese. Tra tutte le nazioni partecipanti il paese che ha dato il maggior contributo simbolico è stato Brasile, con oltre 124 città aderenti all’iniziativa.
L’Ora della Terra però non si è limitata al semplice spegnimento delle luci di abitazioni private, monumenti ed edifici famosi e all’importante contributo di aziende ed imprese internazionali e non, visto che numerose città si sono animate con giochi e spettacoli nelle piazze, ma anche con “singolari gare in bicicletta per alimentare con energia alternativa” l’Alberto Hall di Londra o l’Energiatehdas (fattoria dell’energia) in Finlandia.
Boom di adesioni anche attraverso i Social Networks, con oltre 50.000 fan italiani solo su Facebook, senza dimenticare Flickr, Twitter e Myspace con oltre 7000 iscritti all’Earth Hour 2011 sul sito del WWF Italia. Un evento quindi di dimensioni planetarie, con testimonial d’eccellenza del mondo della musica come i Temper Trap, Tom Jones, Nelly Furtado, Alanis Morissette e i Coldplay, per ricordare al mondo intero che ridurre il nostro impatto sull’ambiente è possibile. “L’evento ha dimostrato senza dubbio cosa è realmente possibile fare quando le persone sono unite da un obiettivo comune – ha dichiarato Stefano Leoni, Presidente del WWF Italia – Il WWF vuole ringraziare sentitamente tutti coloro che hanno partecipato, cittadini, testimonial, i sindaci dei Comuni italiani che hanno aderito, le aziende e i volontari che hanno aiutato a realizzare gli eventi. Quella di Earth Hour è una comunità che ha voglia di cambiare il futuro del nostro pianeta nell’interesse di tutti”.

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