(Rinnovabili.it) – Il monitoraggio meteo-marino da oggi può contare sull’azione congiunta di navi da ricerca e navi commerciali per il rilevamento di dati utili alle previsioni ambientali, oceanografiche e meteorologiche. Grazie al progetto E-Surfmar, messo a punto dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), l’Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) e l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di geofisica Sperimentale (OGS), sarà possibile raccogliere e trasmettere in tempo reale al sistema globale di telecomunicazioni GTS dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale una grande quantità di dati per migliorare così le attività di previsione.
Il progetto, messo a punto congiuntamente anche al network europeo dei servizi meteorologici nazionali, l’EUMENET, sarà in grado di rilevare dati su temperatura, umidità, pressione atmosferica, vento e temperatura della superficie del mare non solo grazie alle stazioni meteorologiche installate sulle navi da ricerca, ma sfruttando anche quelle mercantili. Stazioni di rilevamento messe a punto sulle varie rotte delle navi commerciali, infatti, forniranno informazioni meteorologiche non solo sul Mediterraneo, ma anche sulle zone dell’Atlantico orientale e persino quelle del Mar Rosso.
Interessanti le prospettive che si aprono anche sul fronte del mutamento del clima. Per la Prof.ssa Nadia Pinardi (INGV), i dati raccolti contribuirebbero al monitoraggio dei cambiamenti climatici, i cui requisiti sono stati specificati dal Panel per le osservazioni oceanografiche per il Clima.