La vendita della rete distribuzione gas di E.On in Italia dovrebbe chiudersi entro la fine dell’anno e l’avvio della fase di raccolta delle offerte non vincolanti è previsto dopo l’estate.
E’ quanto riferiscono due fonti vicine al dossier. In questo momento, l’asta è “nella fase di verifica dell’interesse di mercato, senza invito a manifestare un interesse formale”, dice la prima fonte. La fase di sondaggio dovrebbe terminare “entro l’estate”, aggiunge la prima fonte, per poi partire a settembre-ottobre con la raccolta delle offerte non vincolanti e arrivare alle offerte vincolanti e alla definizione di una short-list. “La firma del contratto è ipotizzabile a fine anno”, puntualizza la prima fonte, “con la formalizzazione del passaggio delle quote a inizio 2010”.
La seconda fonte conferma che il closing dell’operazione è previsto entro la fine dell’anno e che “il processo non è ancora partito”.
Per quanto riguarda l’interesse suscitato, la prima fonte riferisce di “richieste, dialoghi aperti”, perché “è un mercato dove il consolidamento è un ‘must'”.
I potenziali acquirenti, prosegue la prima fonte, sono operatori del settore e fondi di private equity. “L’acquirente naturale è chi ha già una rete nel Nord Italia e intravede sinergie geografiche”, puntualizza. “Ma è un’opportunità di business anche per operatori di private equity, perché ha una redditività garantita”.
Snam Rete Gas (SRG.MI: Quotazione), per bocca dell’AD Carlo Malacarne, si è detta interessata al deal. Edison (EDN.MI: Quotazione) si è chiamata fuori, mentre A2A (A2.MI: Quotazione), secondo quanto riferisce una fonte vicina all’azienda, non è interessata.
Un portavoce di Ascopiave (ASCI.MI: Quotazione) ha affermato che “sarebbe interessata se ci fosse un cambiamento dell’assetto regolatorio per dare più certezza sui rendimenti”.
Sul mercato, fra i potenziali acquirenti, oltre a F2i, che ha espresso interesse, circolano i nomi degli altri operatori di private equity specializzati in infrastrutture, ovvero Valiance (Generali (GASI.MI: Quotazione)) e Axa Private Equity (AXAF.PA: Quotazione) (che con F2i ha comprato l’80% della rete gas di Enel (ENEI.MI: Quotazione)), oltre a Clessidra. Il gruppo guidato da Claudio Sposito nel 2004 aveva acquisito la rete di Edison, ceduta nel 2007 ad Abn Amro Global Infrastructure Fund .
Non si esclude un interesse da parte dei fondi di private equity ‘generalisti’.
Per quanto riguarda gli asset oggetto dell’asta, si tratta di cinque società di distribuzione nel Centro-Nord, 9.300 chilometri di pipeline, circa 600.000 clienti e 300 concessioni.
La valorizzazione della rete di E.On, secondo indiscrezioni di stampa, dovrebbe aggirarsi attorno a 600 milioni di euro.
Nella vendita, E.On è assistita da Deutsche Bank come adviser finanziario e da Clifford Chance, con i soci Paolo Sersale e Umberto Penco Salvi, sul fronte legale.