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Domani si festeggia l’Ora della Terra

Presenta anche un mappa italiana di Comuni, Province e cittadini virtuosi schierati contro i cambiamenti climatici

(Rinnovabili.it) – Manca pochissimo a “L’Ora della Terra”:https://www.wwf.it/oradellaterra/, l’appuntamento organizzato dal WWF per combattere il cambiamento climatico in atto, giunto quest’anno alla sua terza edizione. Nella giornata di sabato 26 marzo, infatti, dalle 20.30 alle 21.30, vari edifici pubblici e privati sparsi in 130 Paesi del mondo rimarranno a luci spente. Un gesto simbolico, ma significativo, per dimostrare come realtà sostenibili e a zero emissioni non solo siano possibili, ma siano anche diffuse su tutto il pianeta.
In occasione dell’evento, il WWF ha presentato una mappa di tutti gli esempi virtuosi presenti nel nostro Paese, che rappresentano delle vere e proprie best practice di sviluppo sostenibile nel panorama italiano.
Nella mappa figurano Comuni, Province, imprese, ma anche semplici cittadini. Si va da Bagnoli nel Comune di Napoli, dove la raccolta differenziata porta a porta è arrivata al 91%, a Lodi, con l’illuminazione a LED; da Corchiano (VT), che ricicla rifiuti all’80-85%, produce, dall’olio alimentare, biodiesel per i veicoli comunali e fornisce detersivi alla spina, al Comune di Capannori (LU), che risparmia 13.272 tonnellate all’anno di CO2 grazie al riciclo di carta, vetro, plastica e al riutilizzo dell’organico, o a quello di Cassinetta di Lugagnano (MI), che ha azzerato il consumo del suolo a vantaggio delle superfici agricole.
Gli esempi riportati dalla mappa sono assai numerosi e contemplano anche tutti i movimenti a livello territoriale, le famiglie, i condomini solidali e i gruppi di acquisto solidale, fino ad arrivare anche a esperienze più strutturate, come l’Associazione Comuni Virtuosi e il Coordinamento Agende 21 Locali Italiane.
Per il presidente del WWF Italia, Stefano Leoni, l’80% della CO2 è emessa dalle città, cifra destinata a crescere nei prossimi decenni con l’aumento della popolazione. L’obiettivo quindi deve essere quello di reinventare la città e rendere gli ambienti urbani sempre più low carbon, con accorgimenti tecnologici in grado di abbattere ogni tipo di impatto ambientale.
A spegnersi saranno dunque i grandi monumenti, come la Tour Eiffel, la Porta di Brandeburgo, o le Kuwait Towers; in Italia, oltre a Piazza Navona (Roma) e Piazza Duomo a Milano, aderiranno all’iniziativa anche Ponte Vecchio e Palazzo Vecchio a Firenze, il Pirellone e il Castello Sforzesco a Milano, la Torre di Pisa, Piazza del Campo a Siena, il maschio Angioino di Napoli, le Torri degli Asinelli a Bologna, la Basilica di Superga a Torino, piazza Pretoria a Palermo, la piazza del Duomo di Siracusa, la fortezza Albornoz di Urbino, la cattedrale e il Castello di Federico II a Lucera.