(Rinnovabili.it) – A inizio marzo una serie di realtà imprenditoriali americane, che operano nel settore della Gestione Ambientale, sono state scelte per ricevere incentivi dal Dipartimento del Tesoro, per un totale di circa 5,4 miliardi di dollari, nell’ambito del Recovery Act e programmi correlati, quali prestiti, sovvenzioni, contratti e incentivi fiscali. Nel “rapporto”:https://www.energy.gov/news/documents/Small_Business_Memo_Mar2010.pdf si nominano circa 26 piccole imprese attive nel campo dello sviluppo tecnologico delle energie verdi, come l’eolico, solare, biofuel, che utilizzano nuove infrastrutture come le Smart Grid, batterie avanzate, accumulatori di energia e strumenti di efficienza energetica, nonché di imprese che si stanno attivando a favore di un risanamento responsabile dell’ambiente. In particolare è stato elargito circa il 36% del totale dei finanziamenti accordati alle imprese che hanno attuato progetti di efficienza energetica; a quelle imprese che hanno attivato progetti concernenti il trasporto alternativo, scegliendo veicoli elettrici o ibridi al posto di quelli dipendenti dai combustibili fossili, sono stati assegnati fondi per un totale di circa un miliardo di dollari. Una grossa fetta degli investimenti è inoltre rivolta a tutti quei progetti che si prefiggono di ottenere una migliore efficienza energetica nel miglioramento delle infrastrutture elettriche. I dati contenuti nel rapporto sono stati annunciati nel corso di una conferenza multimediale avvenuta fra il Segretario del dipartimento Energia, Steven Chu, e l’Amministratore dell’associazione delle Piccole Imprese, Karen Mills, nel corso della quale Chu ha commentato: “Il lavoro di queste compagnie, che rappresentano la spina dorsale del paese, fornisce un valido aiuto all’economia del nostro paese”. Mentre l’Ammministratore Mills ha dichiarato:” Le piccole imprese hanno creato negli ultimi 15 anni il 64% di posti di lavoro, fungendo da traino nell’ incremento delle energie rinnovabili, grazie alle risorse forniteci dal dipartimento dell’Energia potremmo continuare il nostro lavoro creando ancora buone prospettive di lavoro nel nostro paese mantenendola economicamente competitivo”.