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Dl Anticrisi. Associazioni ambientaliste con la Prestigiacomo

(Rinnovabili.it) – Sostegno al ministro dell’Ambiente da parte WWF, Italia Nostra, FAI e LIPU in merito al dibattito scatenato in questi giorni dal maxi-emendamento sul decreto legge anti-crisi e più precisamente dall’articolo 4 che di fatto sopprime il ruolo del Minambiente e degli enti locali nelle autorizzazioni per la realizzazione di centrali di produzione e per le reti di distribuzione di energia. Dopo il termine di 60 giorni trasferisce le competenze di valutazione ambientale ad un soggetto che in realtà è preposto all’esecuzione, di programmi e progetti e non già alla verifica e al controllo di questi.
“Fa bene il ministro Prestigiacomo a puntare i piedi – hanno commentato all’unisono le quattro associazione – e a denunciare il grave attentato alle competenze del Ministero dell’Ambiente a seguito dell’emendamento introdotto nel provvedimento anticrisi, che renderebbe inattuabili le valutazioni ambientali, obbligatorie anche ai sensi delle normative comunitarie, in tema di produzione energetica e di rete elettrica.”
E’ parere comune che se passasse tale disposizione verrebbe svuotato il senso stesso del Ministero. “Il tentativo in corso, un vero e proprio blitz che non vede peraltro alcuna motivazione giuridica sostenibile, rientra in una presunta cultura dello sviluppo e della crescita economica che si vorrebbe quasi decontestualizzata dalla situazione ambientale in cui le attività ricadono. Questo comporta la sottovalutazione del ruolo e dei tempi tecnici che un soggetto terzo adibito al controllo ha, nell’interesse di tutti, il dovere di esercitare. Il Ministero dell’Ambiente, oltre che per quanto di competenza il Ministero dei Beni Culturali, in un Paese delicato e complesso quale è l’Italia deve anche garantire un ruolo di terzietà rispetto a questi controlli. In alternativa la commistione tra proponente, esecutore, controllato e controllore farebbe saltare ogni garanzia, con tutto ciò che a questo consegue.”

“Indubbiamente – concludono – le eventuali competenze avrebbero non solo ricadute ambientali ma anche ricadute giuridiche e politiche a livello dell’Unione Europea”.
Intanto l’Aula della Camera ha approvato la richiesta della maggioranza sulla chiusura anticipata della discussione generale sul maxiemendamento. Tra le novità in materia “ambientale” va sottolineato lo slittamento al primo gennaio 2011 della messa al bando degli shopper in plastica e gli incentivi destinati alle imprese che gestiscono servizi di trasporto pubblico interregionale per l’acquisto di nuovi pullman di categoria euro 4 o euro 5.

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