Arriva dagli scienziati del MIT di Boston un prototipo di schermo ad alto contrasto, basso consumo energetico e a basso costo, ispirato dai maestri di mimetizzazione del mondo subacqueo
(Rinnovabili.it) – Biomimesi avanti tutta. Ancora una volta l’idea di rivolgersi alla natura per trovare strategie vincenti nel campo tecnologico risulta essere vincente. Protagoniste stavolta le seppie, da cui hanno preso spunto gli scienziati del MIT per realizzare display e schermi a basso consumo. Nel dettaglio i ricercatori hanno studiato la capacità di questi animali di mimetizzarsi a seconda del fondale che trovano in pochissimi secondi secernendo sostanze chimiche speciali per modificare la spaziatura tra le loro membrane e di conseguenza il loro colore. Una tecnica per così dire “low-energy” il cui principio è stato dunque applicato nella realizzazione di schermi ad inchiostro elettronico capaci di utilizzare meno dello 0,01% dell’energia richiesta tradizionalmente. Il prototipo realizzato misura alcuni pollici e solo un micron di spessore. Stipati in questo spazio ristretto ci sono 20 – 30 strati di polistirolo vetroso alternato a gel di polivinile. In assenza di energia elettrica lo schermo è chiaro, ma applicando una tensione il gel si espande e cambiando il colore a seconda del voltaggio. Il display funziona riflettendo la luce incidente, e ciò significa che, nonostante riesca a funzionare a tensioni bassissime, sia praticamente inutile al buio.