Subito dopo la conclusione del meeting degli esperti dell’Ipcc a Bangkok, va registrato l’intervento del Commissario europeo all’Ambiente, Stavros Dimas, che ha ripetuto il suo appello per avviare negoziati su un nuovo piano ambientale a livello sovranazionale nel prossimo incontro dei ministri all’Onu.
”I negoziati su un nuovo accordo climatico internazionale devono essere assolutamente avviati alla prossima conferenza ministeriale dell’Onu a dicembre” a Bali (Indonesia), dichiara il commissario in un comunicato.
“È tempo che il resto della comunità internazionale ci segua e si impegni verso obiettivi ambiziosi di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra”, aggiunge.
L’Ue, come è noto, si è posta l’obiettivo di ridurre in maniera unilaterale di almeno il 20% nel 2020 le sue emissioni di gas serra rispetto al loro livello del 1990 e si è anche detta pronta ad arrivare fino al 30%, come raccomandano gli scienziati, nel quadro di un accordo internazionale che subentri al protocollo di Kyoto, che scade nel 2012.
Gli europei auspicano che anche gli Stati Uniti e i Paesi in via di sviluppo in crescita rapida (Cina, India, Brasile, etc), che non hanno ratificato il protocollo di Kyoto, si impegnino a riduzioni di emissioni nel quadro di questo nuovo accordo, proposta che però è già noto sarà con ogni probabilità rifiutata. (fonte Asca)