La Commissione europea sollecita risultati in vista della Conferenza Onu di Copenaghen del prossimo dicembre, che per la nascita del nuovo accordo globale salva-clima
“A meno di nove mesi da Copenaghen le riunioni di Bonn devono assolutamente ampliare le zone di consenso, ridurre i punti di disaccordo e favorire un terreno d’intesa in modo che i negoziati possano realizzare progressi concreti – ha dichiarato Stavros Dimas, commissario Ue per l’Ambiente – Negli ultimi due mesi l’Ue ha presentato una visione articolata in vista dell’accordo di Copenaghen. Ora guardiamo ai nostri partner affinché sostengano le nostre posizioni o propongano alternative costruttive”.
La prima fase di negoziati durerà fino all’8 aprile e l’Unione europea ha proposto che entro il 2020 il gruppo dei Paesi più industrializzati tagli le emissioni di gas serra del 30% rispetto ai livelli del 1990 e che i Paesi in via di sviluppo e le grandi economie emergenti, tengano complessivamente le loro emissioni al di sotto del 15-30% rispetto ai livelli che si raggiungerebbero se invece la situazione dovesse rimanere senza cambiamenti.