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Differenziata, provincia di Reggio migliore in regione

La Regione ha formalizzato le percentuali di raccolta differenziata delle singole province per l’anno 2010 e Reggio Emilia è risultata la prima in tutta l’Emilia-Romagna, con un dato del 58,4%. Quest’anno nel calcolo sono stati inseriti anche i rifiuti ingombranti differenziati, che negli scorsi anni erano inseriti per molte province, ma non per la nostra. Rispetto al 2009, comunque, il risultato di Reggio Emilia è in ogni caso in crescita, con la città che, al pari della provincia, è prima tra i comuni capoluogo regionali con il 56,6%. La crescita è dovuta soprattutto allo sviluppo delle raccolte rivolte alle utenze domestiche, visto che la crisi ha ridimensionato l’apporto dei rifiuti assimilati derivati dalla raccolta presso le imprese. Come sempre, infatti, la percentuale include tutti i rifiuti trattati dal sistema pubblico e quindi sia gli urbani sia gli assimilati (situazione che rende i dati emiliani difficilmente raffrontabili con quelli delle altre regioni, dove una quota considerevole dei rifiuti assimilati è lasciata al mercato privato). Anche la materia raccolta dalle imprese con gli assimilati viene avviata a recupero insieme a quella della raccolta domestica (in tanti casi con lo stesso ciclo di raccolta che include anche le stazioni ecologiche) e questa condizione fa si che a Reggio Emilia le quantità di rifiuti intercettati ed avviati a recupero dal sistema pubblico siano particolarmente elevati.

“Il primato in regione, dove i sistemi di calcolo sono omogenei, ci soddisfa e premia gli sforzi che in questi anni molti comuni hanno fatto per potenziare i sistemi di raccolta”, commenta l’assessore provinciale all’Ambiente Mirko Tutino per il quale il “primo ringraziamento va comunque a tutti i cittadini reggiani”. “Quando le istituzioni hanno fornito alla cittadinanza i servizi adeguati la risposta è stata di gran lunga superiore alle aspettative – afferma Tutino – Non dobbiamo comunque fermarci e, in particolare, dobbiamo migliorare i risultati di raccolta dell’organico e favorire nel nostro territorio un’industria del recupero della materia. Il Piano d’ambito approvato il 29 luglio farà si che entro il 2015 si arrivi al 67,1%, anche grazie all’estensione del porta a porta su oltre 250 mila cittadini, a dimostrazione che la Provincia ed i Comuni non hanno esaurito i propri sforzi per un ciclo rifiuti più virtuoso ed un ambiente più pulito”.