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Dieci progetti per salvare nostro il pianeta

22 Aprile. Il giorno per ricordare a tutti la difesa dell'ecosistema del pianeta e testimoniato nel mondo da dieci progetti

(Rinnovabili.it) – La storia della Giornata della Terra inizia quasi quarant’anni fa. Era infatti il 22 aprile 1970, quando milioni di statunitensi, per lo più giovani e ambientalisti, nel solco delle proteste studentesche iniziate a Berckley nel ’67/’68, reclamavano una politica più rispettosa dell’ambiente. Certo, non si parlava ancora del “global warming e del “climate change”, ma stava nascendo quel movimento verde, ambientalista e animalista che avrebbe, nel corso dei decenni, raccolto sempre maggiori consensi e iniziato a formare la coscienza ecologica di ciascuno di noi.
Dopo tanti anni quindi la “Giornata della Terra”, celebra un tema quanto mai di attuale e rafforza il suo compito di sensibilizzare sui temi dell’energia e dell’inquinamento dell’ambiente, del rispetto dello sfruttamento delle risorse e delle energie alternative e pulite. In questa occasione la Nasa celebra questa ricorrenza promuovendo la conoscenza dei progetti che ha intrapreso in tutto il mondo e che potrebbero “salvare il mondo”. Qui di seguito riportiamo qualche esempio ricordando che la Nasa offre la possibilità di esprimere il proprio parere su quali di questi progetti siano più urgenti e da privilegiare. Basta andare sul sito della “Nasa”:https://www.nasa.gov/topics/earth/earthday/greatest_hits.html e votare.

*I Satelliti* – Sono satelliti intelligenti che monitorano le situazioni meterologiche in tutti gli angoli del mondo. I loro sensori possono calcolare con esattezza uragani e eventi catastrofici grazie a previsioni meteo molto attendibili sia per la posizione da cui vengono effettuate che per la tecnologia impiegata.
Dallo spazio vengono analizzati anche i livelli della clorofilla, sia nelle foreste sia in mare, un’altro indicatore significativo della salute del nostro pianeta.
I satelliti poi fanno un monitoraggio dell’inquinamento nelle sue varie tipologie.
Ma forse uno delle funzioni più importante dei satelliti della Nasa è la misurazione in tempo reale della temperatura sia del suolo che delle acque e di conseguenza anche dello stato dei ghiacciai e del livello del mare.
Dai satelliti infine anche le coltivazioni agricole sono sempre sotto controllo, come pure il buco dell’ozono.

*Il Mega-fotovoltaico* – Quando sarà finita e avrà avviato il suo standard produttivo la centrale fotovoltaica cinese di al Qaidam Basin produrrà 300 MWh, che saliranno successivamente a 30 GWh. Anche in Portogallo c’è un impianto che genera 93 milioni KWh l’anno o in California, il Topaz Solar Farm, da 550MWh. A Siviglia in Spagna 6000 specchi sono puntati verso una torre alta 115 metri, per scaldare l’acqua trasformandola in vapore e mettere così in azione una turbina: il risultato? Energia per 60.00 abitazioni e con il progredire della tecnologia si potrebbe arrivare anche a 600.000 case!

*Idroelettrico* – Tornando in Cina va citata la diga delle “Tre Gole” che nel 2011 produrrà 22500 MWh, eliminando 100 milioni di tonnellate di CO2, ma a costo di spostare milioni di persone e stravolgendo il territorio.

*La forza del vento e del mare* – Produrrà energia anche l’impianto eolico di Markbygden in Svezia che dal 2020 allineerà oltre 1000 turbine su 450 km quadrati per arrivare a 12TWh di energia l’anno.
Ma quando alle turbine attuali saranno sostituite quelle di tipo “maglev” si aumenterebbe ancora l’efficienza.
Le onde saranno sfruttate in Scozia con il “Siadar Wave Energy Project” (SWEP) che nel 2011 con i suoi 4MW potrà alimentare 1800 case.

*Calore è energia* – Nelle Filippine quasi un terzo dell’esigenza energetica nel futuro prossimo arriverà dagli impianti geotermici, sfruttando le risorse termo-idriche del sottosuolo.

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