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Dichiarazione dell’assessore delegato all’energia Gianvito Bello

In relazione al documento trasmesso alla Stampa da Confartigianato circa il programma sui “tetti fotovoltaici” della Provincia di Benevento, l’assessore delegato all’energia, Gianvito Bello, ha rilasciato la seguente dichiarazione che si prega di riportare con adeguato risalto.

«Dispiace molto che la nota della Confartigianato contenga una serie di affermazioni inesatte, scontate e gratuite che denotano, da un lato, pesanti lacune di conoscenza sulle tematiche delle energie rinnovabili e, dall’altro, una cattiva fede tipicamente pre-elettorale.
Mi domando: ma dove vivono i rappresentanti di Confartigianato?
Lo so bene, lo sanno tutti molto bene che chiunque voglia installare un impianto fotovoltaico può andare in banca per contrattare un mutuo di 40.000 Euro (tanto è necessario) e, quindi, procedere alla installazione dei pannelli, contando di ammortizzare l’investimento dopo un certo numero di anni; ma – c’è un ma – (e mi meraviglia assai che Confartigianato non consideri questa peraltro ovvia considerazione) io non credo proprio che, in questo momento di acuta crisi finanziaria e di pesante congiuntura economica, tale iniziativa di chiedere soldi in prestito alle Banche possa costituire una priorità per le Famiglie e per le Imprese, ammesso e non concesso che, a loro volta, le Banche siano disponibili a concedere crediti agevolati a chicchessia.
So bene, lo sanno tutti molto bene che, in otto anni, si ammortizza l’investimento sulle energie rinnovabili; ma (e ancora una volta mi stupisco che a Confartigianato sfugga questa difficoltà) il problema è come garantirsi il capitale iniziale.
La verità è che il programma per i “tetti fotovoltaici” della Provincia di Benevento (peraltro avviato già in altre otto realtà italiane) intende cogliere un duplice obiettivo: il primo, di carattere culturale, consistente nel far avvicinare i cittadini alle energie rinnovabili, in particolare al fotovoltaico, portandolo direttamente nelle loro case; il secondo è di carattere più squisitamente economico e cioè muovere, e in un momento di acuta crisi economico-finanziaria, l’indotto dei professionisti e delle imprese che altrimenti resterebbero senza commesse e fermi.
Insomma, mi meraviglia che proprio una Associazione di artigiani che dovrebbe avere a cuore l’interesse delle Aziende associate critichi una iniziativa di un ente pubblico che interviene a scuotere il mercato dal torpore e mobilitare il comparto delle Imprese installatrici e dei tecnici.
Invito Confartigianato a partecipare più spesso alle iniziative della Provincia di Benevento sui temi energetici che rappresentano, agli occhi della Amministrazione in carica alla Rocca dei Rettori, una opzione strategica per lo sviluppo del nostro territorio.
La Provincia di Benevento ha selezionato con bando pubblico il Consorzio che ora affianca tale iniziativa e per l’ammissione del quale sono stati chiesti numerosi requisiti e garanzie proprio a favore dei cittadini.
Ricordo altresì che la Provincia di Benevento, prima del Bando sui “tetti fotovoltaici, ne aveva approvato un altro per gli impianti di produzione di energia in proprietà e per gli intereventi di efficientamento degli edifici privati con finanziamenti in conto capitale a fondo perduto fino al 70%: la graduatoria degli aventi diritto sarà pubblicata nel prossimo mese di aprile.
Invito, infine, la Confartiginato a partecipare alla Campagna di Comunicazione della Provincia di Benevento sui temi energetici per verificare se la Provincia stessa, supportata dall’Università degli Studi del Sannio e dagli altri partner coinvolti nell’Accordo di Programma per la realizzazione del polo di eccellenza per l’energia rinnovabili nel Sannio, abbia avuto cura di informare in modo corretto, completo e trasparente tutte le attività svolte per dare concretezza al Programma di governo.
Per concludere. Noi andremo avanti con forza e determinazione sulle energia rinnovabili e prioritariamente sul fotovoltaico ed invitiamo le Associazioni a partecipare attivamente a tali iniziative che non finalizzate ad altro che a favorire lo sviluppo del territorio del Sannio».

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