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Di Pietro: no al nucleare

Netto e categorico il leader dell IdV, spiega il suo no alla via nucleare per la produzione di energia. No anche dal Wwf con un dettagliato comunicato stampa

Con la sua tradizionale schiettezza, l’on. Di Pietro ha rilasciato oggi un’intervista a “La Stampa” in cui rispondendo alle affermazioni del ministro dello Sviluppo, Scajola, si dichiara contrario alla scelta del nucleare e ne spiega il perchè.
Si chiede inanzittutto a quale nucleare si riferisca, visto che l’Italia è inserita in un programma internazionale di ricerca, per il nucleare di quarta generazione, che, così almeno garantiscono, sarebbe assolutamente sicuro e con un impatto ambientale zero o quasi. Poi il leader dell’ “Italia dei Valori” ricorda che per passare dalla fase di ricerca alla costruzione occorrono almeno quindici anni e quindi, a suo avviso, non avrebbe significato mettersi ora a costruire centrali di tipo vecchio. E poi rimarca le solite problematiche sullo smaltimentoo delle scorie radioattive: “Beh, se abbiamo difficoltà ora a trovare un sito per lo stoccaggio dei rifiuti speciali e portiamo le scorie del vecchio nucleare in Francia, figuriamoci cosa comporterebbe individuare nuovi luoghi per le centrali e per le scorie”.
E ha quindi proseguito: “La mia proposta, per l’immediato, è di valorizzare le tecnologie già esistenti e già sperimentate per la produzione di energia da fonti alternative e rinnovabili. Poi, a medio termine, credo che occorra continuare la ricerca sul nucleare di quarta generazione. Solo dopo potremo prendere una decisione”.
Anche il Wwf ha ribadito il suo no al piano Scajola:
ricordando come non sia vero che il resto del mondo faccia uso massiccio del nucleare (dati 2005 “International Energy”: 341 centrali nucleari al mondo con solo il 6,2% sul totale dell’energia prodotta). In compenso la ricerca per il nucleare ha assorbito il 90% delle spese di ricerca destinate alle fonti energetiche alternative ai combustibili fossili. La stessa cifra
impiegata sulle fonti rinnovabili e sull’efficienza energetica avrebbe permesso una maggiore emancipazione dalle fonti fossili.
Qui potete trovare il testo completo del “comunicato del Wwf”:https://www.wwf.it/UserFiles/File/News%20Dossier%20Appti/DOSSIER/comunicati%20stampa/22_05_08_nucleare.pdf

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