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Desertec: dal Sahara energia per il Mediterraneo

Sulla base degli studi del fisico Gerhard Knies prende vita il progetto Desertec che mira a sfruttare l’energia solare proprio laddove ne arriva di più, e cioè nel deserto. L’idea è stata lanciata da un gruppo di scienziati tra cui il premio Nobel per la fisica Carlo Rubbia, per risolvere in un colpo solo il problema energetico e l’emergenza inquinamento, ma anche per far decollare l’economia dei Paesi africani. “L’energia – spiega Rubbia – deve essere a disposizione quando se ne ha bisogno, non quando il buon Dio la manda’”: per questo gli impianti che saranno installati nel deserto usano particolari specchi per concentrare la luce solare su un tubo o una caldaia. Il fluido qui contenuto, scaldato oltre i 500°C, aziona le turbine che quindi producono l’energia. Costo complessivo di 400 miliardi di euro: un investimento considerevole, ma che rappresenta solo una piccola frazione dei 7.500 miliardi di euro che secondo l’Agenzia internazionale per l’energia dovranno essere spesi entro il 2030 per espandere e ammodernare gli impianti di produzione elettrica in tutto il mondo. (fonta Ansa)

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