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Denaro su A2A: acquisti in Montenegro e sviluppi su Edison

Mattinata favorevole per A2A che ieri ha siglato il contratto di acquisto di una partecipazione del 18% del capitale di EPCG, societa’ elettrica leader nel Montenegro. Meta’ della quota verra’ ceduta dal Governo dello stato balcanico, mentre il resto arrivera’ tramite un aumento di capitale riservato all’utility lombarda, per un esborso complessivo di 192 milioni di euro.
A2A, che detiene gia’ il 17% di EPCG (quota che si diluira’ al 16% dopo il citato aumento di capitale), salira’ quindi al 34%, con la possibilita’ di incrementare ulteriormente la presa su EPCG. Il contratto prevede infatti che A2A si impegni ad acquistare le restanti azioni in mano ai soci di minoranza. Nel caso in cui questi ultimi decidano di vendere tutte le azioni, A2A raggiungerebbe il 45%, mettendo sul piatto altri 115 milioni.
Sempre in base agli accordi con il Governo del Montenegro, A2A assume da subito la gestione di EPCG in qualita’ di socio industriale. Inoltre, se verranno raggiunti determinati obiettivi di performance gestionale, nel 2015 A2A assumera’ la maggioranza assoluta del capitale di EPCG.
Si tratta in definitiva di una notizia molto positiva in quanto permette alla societa’ lombarda di espandere il proprio business oltre i confini nazionali, oltretutto in un’area dalle notevoli potenzialita’ di crescita.
Il titolo beneficia anche delle ultime dichiarazioni relative agli sviluppi della questione Edison, controllata da EdF, A2A e altre utility, tra cui Enìa. Ricordiamo che A2A aveva accolto con perplessita’ la notizia dell’accordo tra EdF e Enel sul nucleare, accordo che di fatto ha escluso Foro Bonaparte dai giochi. Giuliano Zuccoli, presidente del consiglio di gestione di A2A aveva preannunciato una reazione non meglio definita all’iniziativa dei soci francesi.
Oggi l’a.d. di Enia, Andrea Viero, ha dichiarato che entro settembre i soci industriali di Edison riceveranno le proposte dall’advisor Bain Cuneo e sulla basa di queste ultime verra’ aperta una trattativa. Viero ha rincarato la dose dicendo che non ha intenzione di mantenere la sua partecipazione cosi’ come e’ adesso (ha il 15% di Delmi che ha il 50% in Transalpina di Energia, a sua volta titolare del 61,3% di Edison). Si profila all’orizzonte un break up di Foro Bonaparte che sale con decisione in borsa. (SF)