Rinnovabili

Def, azioni prioritarie su energia e infrastrutture

E’ stato recentemente approvato dal Consiglio dei Ministri il Documento di Economia e Finanza (Def) ad opera del Ministero dell’Economia, dove vengono dettagliatamente illustrati il programma nazionale delle riforme e gli interventi previsti sulla finanza pubblica italiana nel triennio 2011-2013.
Ciò che appare interessante da una lettura del Def, che suddivide 9 aree di intervento sulla base della _Strategia Europa 2020_ (rispettivamente in occupazione, federalismo, consolidamento della finanza pubblica, lavoro e pensioni, mercato dei prodotti, concorrenza ed efficienza amministrativa, energia ed ambiente, innovazione e capitale umano, infrastrutture e sviluppo, sostegno alle imprese), è la concentrazione dell’impegno finanziario e degli interventi sui temi dell’innovazione, dell’energia e dell’ambiente.
Nel documento si legge testualmente che “l’energia costituisce uno dei settori fondamentali ai fini della competitività della nostra economia. A questo fine, – viene ancora riportato nel DEF – il Governo sta recependo le direttive del Terzo pacchetto del mercato interno, che riguardano la cooperazione tra i regolatori nazionali, l’accesso alle infrastrutture di trasmissione e trasporto. Il ministero dello Sviluppo Economico, inoltre, individuerà una procedura trasparente e non discriminatoria per la realizzazione di nuova capacità di produzione elettrica, al fine di aumentare la sicurezza degli approvvigionamenti e l’equilibrio tra domanda ed offerta”.
Ecco in sintesi alcune delle misure e delle priorità d’intervento raggruppate nelle diverse sezioni del Documento di Economia e Finanza, che andrebbero ad agevolare il mercato interno dell’energia italiana e le politiche europee in materia di sostenibilità ambientale e di efficienza energetica:

*Annual Growth Survey*
Sulle priorità dell’Annual Growth Survey (AGS), l’ *AGS N.10* prevede di creare un _accesso efficiente all’energia_.
A questo proposito il Def stabilisce che l’impegno del paese è verso la definizione di un corretto insieme di politiche per l’efficienza energetica, evitando tuttavia l’indicazione di obiettivi numerici vincolanti e senza distogliere l’attenzione dalle politiche di medio termine.
In vista della progressiva attuazione a livello nazionale degli obiettivi previsti dal Pacchetto energia-clima, il Governo ha approvato numerose iniziative legislative dirette a rafforzare la diffusione delle energie rinnovabili, ad incoraggiare i risparmi energetici degli autoveicoli e a promuovere il _green public procurement_.

*Efficienza energetica*
Oltre alle detrazioni fiscali del 55%, sono al vaglio del Governo ulteriori interventi volti, tra l’altro, alla promozione della cogenerazione diffusa, a favorire l’autoproduzione di energia per le piccole e medie imprese, a rafforzare il meccanismo dei titoli di efficienza energetica, a promuovere sia la nuova edilizia a rilevante risparmio energetico che la riqualificazione energetica degli edifici esistenti, ad incentivare l’offerta di servizi energetici nonché quella di prodotti nuovi ad alta efficienza.

*PMI e sostenibilità ambientale*
E’ in via di stipula un protocollo d’intesa tra il Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare, il Ministero dello Sviluppo Economico, alcune Regioni e le associazioni dei produttori al fine di valorizzare l’impatto ambientale dei prodotti delle PMI e dei distretti industriali.

*Regioni e sostenibilità ambientale*
Secondo quanto riporta il Def, l’azione regionale e le risorse finanziarie che si concentrano sulla sostenibilità ambientale riguardano: la prevenzione del rischio ambientale, il miglioramento della qualità e dell’efficienza delle risorse idriche, l’efficienza energetica e la produzione di energia rinnovabile, la razionalizzazione e l’ottimizzazione del ciclo dei rifiuti, la conservazione della biodiversità.
Le autorità regionali intendono promuovere anche l’eco-sostenibilità di lungo termine, perseguendo una maggiore efficienza nell’utilizzo delle risorse naturali. A questo fine, l’azione delle regioni si sta orientando verso un incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili, un miglioramento dell’efficienza energetica nell’offerta e nella domanda, una maggiore diversificazione delle fonti di energia.
Particolare attenzione è stata dedicata agli incentivi alle imprese per gli investimenti volti all’introduzione e all’uso di energie rinnovabili (geotermia, eolico, solare fotovoltaico, solare termico, biomasse) e all’efficienza energetica.
Inoltre, attraverso i _POR FESR_, si sta procedendo a finanziare interventi relativi al risparmio energetico nell’edilizia mediante la diffusione di nuove tecnologie eco-efficienti e della cultura del risparmio energetico, nonché la promozione all’utilizzo di bio-materiali nel comparto dell’edilizia.

*Utilizzo dei Fondi Comunitari per l’energia e l’ambiente*
Le risorse finanziarie dell’Ue dedicate ai temi dell’energia, del potenziamento dei servizi ambientali (gestione delle risorse idriche e rifiuti), della prevenzione dei rischi ambientali, del recupero dei siti inquinati e della valorizzazione delle risorse naturali, ammontano a circa *9 miliardi di euro* per l’intero periodo di programmazione.
Di questi _9 miliardi_, *circa 1,6 miliardi* sono destinati allo sviluppo delle energie rinnovabili e al risparmio ed efficienza energetica.
Gli interventi avviati sono rivolti soprattutto al risparmio energetico, in prevalenza degli edifici pubblici (soprattutto delle strutture sanitarie e scolastiche), all’efficientamento della pubblica amministrazione e all’incentivazione della produzione di energia rinnovabile.
Nelle regioni del Mezzogiorno, infine, è prevista l’attivazione di investimenti sulle reti elettriche, necessari al potenziamento del sistema di distribuzione elettrica in modo da supportare lo sviluppo delle fonti di energia rinnovabile. (di Matteo Ludovisi)

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