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Deep Horizon: la marea nera mobilita Hollywood

Una lettera aperta al presidente americano Barack Obama e un video registrato dall'attore Robert Redford: "Signor presidente: è arrivato il momento di pensare all’energia pulita"

Dopo l’appello lanciato dalla British Petroleum, la società petrolifera che gestisce la piattaforma affondata al largo del Golfo del Messico, affinché la popolazione mondiale si concentri sulla ricerca di una soluzione capace di ridurre i danni causati dalla fuga di greggio, anche l’Hollywood ambientalista entra in campo e, forte dell’eco che sa riprodurre sulle persone, non fa mancare un attivo impegno costituito anche da appelli e proposte.
Notoriamente sempre più attenti alle questioni ‘green’ i divi americani non risultano indifferenti davanti alla falla che sta minacciando le loro coste. L’ultimo, in ordine di tempo, ad interessarsi alla questione _Deep Horizon_, è l’attore Robert Redford che ha registrato un video e scritto una lettera aperta al presidente statunitense Barack Obama in cui si legge: _“È passato un mese dall’incidente e siamo davanti a uno dei peggiori disastri ecologici della storia. Signor presidente: è arrivato il momento di pensare all’energia pulita”_. L’attore, cercando di trovare nel disastro un lato positivo, confida che la tragedia si possa trasformare in un catalizzatore di attenzione, guidando l’America verso una via energetica alternativa alle fonti fossili. _”Non abbiamo bisogno di un manager del disastro, abbiamo bisogno di un leader”_, ha affermato Redford in un’intervista all’emittente televisiva MSNBC. _”Il momento è adesso visto che il popolo americano è davvero concentrato sulla questione”_. In molti stanno sollecitando direttamente il presidente Barack Obama certi che, come affermato dall’attore, _“il disastro del Golfo è più di una terribile marea nera. E’ il prodotto di una politica energetica non riuscita”_. Uno tra tanti è Kevin Costner che, prendendo parte alla conferenza di New Orleans, ha presentato il macchinario inventato dal fratello Dan: sviluppata da un team dell’Ocean Theraphy Solutions, la soluzione è una sorta di centrifuga che riesce a separare l’acqua dal petrolio con una percentuale di pulizia del 99%, idea che la società petrolifera sta attualmente valutando.
Nonostante gli appelli delle celebrità trovino riscontro nel grande pubblico, sensibilizzandolo, gli esperti invitano alla cautela ricordando che passare dalle fonti energetiche fossili alle rinnovabili è possibile, ma non senza delle modifiche radicali ad infrastrutture e allo stile di vita della popolazione.
In un momento in cui l’American Power Plan deve ancora essere approvato dalla Camera dei Rappresentati una tragedia di tali proporzioni potrebbe portare verso scelte energetiche alternative, che incrementino l’utilizzo di eolico e fotovoltaico.