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Decreto rinnovabili: Confagricoltura contraria ai limiti sul biogas

(Rinnovabili.it) – Una bocciatura senza appello. E’ questo il giudizio di Confagricoltura al cosiddetto Decreto legislativo rinnovabili, il cui testo rappresenterebbe una vera e propria minaccia per il settore primario, oltre che un provvedimento poco attento alle esigenze della green economy. L’associazione che raggruppa le imprese agricole italiane ha fatto sentire la propria voce in merito alla norma chiesta dalle Commissioni Ambiente e Attività Produttive della Camera al decreto stesso; in effetti, come sottolinea la nota della confederazione, non può essere tollerata un’ipotesi che limita al 15% le coltivazioni che possono essere impiegate negli impianti a biogas. I ministeri delle Politiche e dello Sviluppo Economico hanno ricevuto una lettera sottoscritta dal numero uno di Confagricoltura, Federico Vecchioni, il quale ha espresso tutti i propri timori per biogas-biometano, considerato “una opportunità fondamentale per integrare il reddito delle imprese agricole, oltre che un sostegno per produrre energia rinnovabile”.
Gli imprenditori del settore hanno quindi stilato un documento che verrà inviato ai vari parlamentari, in modo da far conoscere in maniera approfondita i contenuti della direttiva comunitaria 28 del 2009 (“Promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili”), soprattutto la sua correlazione con le aziende agricole. Vecchioni ha poi spiegato: “L’intento del decreto è giusto, evitare gli squilibri negli approvvigionamenti, ma per ottenere questo risultato si può fare riferimento al DM del 10 settembre del 2010 che prevede l’intervento territoriale delle regioni”. Il “documento”:https://www.confagricoltura.it/pressroom/comunicatistampa/Anno2011/Documents/18-02-11%20allegato%20ParereCamera.doc è molto dettagliato e fa riferimento, tra le altre cose, ai possibili benefici del biogas per la zootecnia e agli scenari che si prospettano per i piani di sviluppo rurale con la limitazione del 15%.

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