Rinnovabili

De Vita: pacchetto “20-20-20”, obiettivi ambiziosi e poco realistici

Ha parlato anche di biocarburanti ed ambiente Pasquale De Vita, presidente dell’Unione petrolifera nella sua relazione annuale presentata oggi in occasione dell’assemblea romana dell’associazione. Secondo il numero uno dell’Up “l’industria petrolifera deve poter disporre di un quadro normativo chiaro e certo per programmare gli investimenti. Il maggiore costo per la produzione di biocarburanti in base agli obiettivi al 2020 è stimato in 3-5 centesimi euro al litro e non appare percorribile, dal punto di vista economico, la prospettiva di una filiera produttiva nazionale ed europea”. Il settore italiano della raffinazione è “pronto a fare la propria parte però senza fughe in avanti” dal momento che “va riconsiderato a livello europeo il target stabilito almeno fino a quando non si saranno sviluppate produzioni di biofuel di seconda e terza generazione”. Inoltre per il presidente dell’Associazione il nuovo pacchetto di misure europee, il cosiddetto “20-20-20”, propone “obiettivi alquanto ambiziosi e poco realistici” ed è necessario rivedere il tetto di emissioni stabilito a livello europeo per il settore. Il Piano Nazionale di Allocazione della CO2 (2008-2012), varato nella precedente Legislatura, “non ha tenuto conto del fatto che il settore italiano non ha margini per ulteriori guadagni di efficienza”, ha affermato De Vita, secondo il quale “saranno quindi inevitabili pesanti ricadute sui costi industriali del settore energetico, in particolare sui prodotti della raffinazione e sulla produzione di energia elettrica”. E “fortemente discriminatorio è apparso inoltre il taglio di oltre l’85% delle assegnazioni agli impianti di gassificazione che, a fronte di emissioni verificate nel 2006 per circa 8,7 milioni di tonnellate, si sono visti assegnare solo 1 milione”.

Exit mobile version