(Rinnovabili.it) – Stabilire quadri di riferimento effettivi per i tagli di CO2, rappresenta di certo un azione positiva e si traduce nella volontà di rimediare e prendere future precauzioni per la salute del Pianeta.
Ciò non esonera però i medesimi Stati firmatari, dichiaratori delle percentuali di riduzione per i propri piani nazionali, a dimenticarsi dell’aiuto di cui necessitano i Paesi in via di industrializzazione i quali debbono al più presto essere sostenuti economicamente.
”Siamo sempre in attesa – ha detto Yvo de Boer Segretario Esecutivo delle Nazioni Unite – di chiarezza da parte dei Paesi industrializzati su un vasto finanziamento per i Paesi in via di sviluppo, in vista di azioni immediate e di lungo termine sul clima”.
Per ciò che concerne invece le ultime disposizioni in tema di emissioni, de Boer ha chiaramente definito ”l’impegno americano sugli obiettivi numerici a medio termine per la riduzione delle emissioni e l’impegno della Cina ad intraprendere azioni specifiche sull’efficacia energetica” come gli elementi che mancavano per “aprire le ultime porte verso un accordo globale”. Le attese dichiarazioni del Yvo de Boer si insinuano infatti in commento alle ultime prese di posizione, quella americana e quella cinese, relative ai tagli di emissioni finalmente stabiliti che saranno oggetto delle prossime trattative tra due settimane in Danimarca.