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DDL sul verde urbano: un albero per ogni nato

(Rinnovabili.it) – Per tutelare e favorire uno degli aspetti più qualificanti della vita urbana arriva dal Ministero dell’Ambiente un disegno di legge, approvato oggi dal Consiglio dei Ministri, recante nuove norme per lo sviluppo degli spazi verdi cittadini. La proposta introduce disposizioni innovative in materia di promozione e divulgazione dei temi della tutela ambientale e del patrimonio arboreo e boschivo, a partire dal recupero e rilancio della “Giornata nazionale degli alberi” da celebrare il 21 novembre di ogni anno, attraverso iniziative da realizzare nelle scuole, nelle università e negli istituti d’istruzione superiore. “Gli alberi – spiega il Ministro – non sono solo essenziali elementi di “arredo” ecologico per le nostre città ma anche grandi fornitori di “servizi ambientali”, grazie alla loro capacità di assorbire, singolarmente, dai 7 ai 12 kg di anidride carbonica l’anno rilasciando abbastanza ossigeno per 10 persone, oltre ad essere in grado di ridurre l’inquinamento acustico e “far risparmiare sino al 10 % del consumo energetico”.
In tal senso, spiega il ministro, durante la giornata celebrativa “le istituzioni scolastiche cureranno, in collaborazione con i Comuni i e con il Corpo forestale dello Stato, la messa a dimora di piantine, con particolare riferimento alle varietà tradizionali dell’ambiente italiano e preferibilmente di provenienza locale”. “Ogni anno la Giornata nazionale degli alberi sia intitolata ad uno specifico tema di rilevante valore etico, culturale e sociale”, con l’obiettivo di stimolare l’interesse e la consapevolezza dei giovani sui temi dell’ambiente e dell’ecosistema.

“Inoltre – sottolinea il Ministro – il decreto punta a rendere effettivo per i comuni l’obbligo di piantare un albero per ogni nato modificando la normativa vigente e rendendola più cogente per i sindaci. In particolare si abbreviano i tempi per la messa a dimora dell’albero portandoli da 12 mesi a 30 giorni. Analogamente si stabilisce che entro 30 giorni dalla nascita del neonato il comune informi la famiglia sul luogo esatto in cui l’albero è stato piantato. Si impone quindi ai comuni di effettuare entro 180 giorni dall’entrata in vigore della legge un censimento degli alberi piantati nelle aree pubbliche. Due mesi prima del termine del mandato il sindaco dovrà rendere pubblico il “bilancio arboricolo” del Comune, evidenziando il rapporto fra gli alberi piantati all’inizio ed alla fine del ciclo amministrativo”.

Inoltre il decreto introduce l’ipotesi di eliminare la Tassa per l’occupazione suolo pubblico (TOSAP) per le aiuole in spazi adiacenti ai pubblici esercizi, precedentemente assimilate a “suolo pubblico occupato a fini commerciali”. “In pratica – spiega l’on. Prestigiacomo – si pagava lo spazio per le aiuole che non producono reddito ma solo decoro urbano e migliore ambiente, quanto quello utilizzato per i tavolini e quindi di fatto il commerciante era disincentivato visto che doveva sostenere un costo per realizzare l’aiuola e pagarci anche una tassa”.
Il testo interviene anche in merito ala normativa sui contratti di sponsorizzazione per le amministrazioni pubbliche inserendo tra le iniziative anche quelle finalizzate a favorire l’assorbimento delle emissioni di anidride carbonica dall’atmosfera tramite l’incremento e la valorizzazione del patrimonio arboreo delle città.
Il provvedimento sarà trasmesso ora alla Conferenza Stato-Regioni per il parere di competenza.

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