Lo studio redatto dalla Commissione danese per il Clima annuncia la possibilità, attraverso la messa in moto di un particolare meccanismo economico e tecnologico, di liberare il paese dall'impiego di fonti fossili per la generazione di energia entro il 2050
(Rinnovabili.it) – La Commissione danese per il Clima ha redatto un rapporto che annuncia la possibilità di passare, entro il 2050, all’utilizzo esclusivo di energia generata da fonti rinnovabili.
Il progressivo calo del prezzo dell’energia generata da fonte pulita e un aumento del costo del petrolio permetternno quindi alla Danimarca di sviluppare una rete energetica libera dall’impiego di combustibili fossili entro la metà del secolo, con il contributo maggiore alla produzione di energia necessaria al fabbisogno del paese proveniente dallo sfruttamento del vento e dalla combustione di biomassa.
Qualora le previsioni dovessero realizzarsi il paese potrebbe divenire leader nella produzione di componenti per la realizzazione di impianti eolici, oltre che uno tra i maggiori generatori di potenza proveniente da impianti on-shore.
“La relazione servirà anche ad inviare un segnale chiaro e importante agli altri paesi che il vento è una fonte sostenibile di energia necessaria per il futuro sviluppo” ha commentato il chief executive della Vestas, Ditlev Engel. “Questa è una grande opportunità per solidificare la reputazione della Danimarca come laboratorio green, realizzatore di soluzioni tecnologiche per la generazione di energia a zero CO2, necessarie a livello globale”.
Nella relazione è inoltre contenuta la raccomandazione dedicata al governo affinchè, da subito, lo 0,5 del PIL annuo venga devoluto a favore dello sviluppo e della diffusione degli investimenti pro rinnovabili, concorrendo così nel raggiungimento dell’obiettivo 2050 che, secondo le stime, richiederà uno sforzo economico da 2 miliardi di sterline.