ll piano Enel-Regione Piemonte per realizzare in tre anni impianti per almeno 1,5 Twh di energia da fonti rinnovabili e ridurre così la dipendenza dall'importazione di elettricità dalla Francia
Obiettivo: mettere in grado entro tre anni la regione di aumentare la propria produzione energetica pari ad un quarto di quella che in questo momento importa dalla Francia. L’investimento ammonterà ad miliardo di euro ed è previsto in un’intesa fra Regione ed Enel stessa, oggi sottoscritta a Torino dalla presidente del Piemonte, Mercedes Bresso, e dell’ad di Enel, Fulvio Conti. Oggi il fabbisogno del Piemonte è di 27 Twh, di cui 21 prodotte in loco e 6 importate dalla vicina Francia. Questo investimento consentirà la realizzazione di una ventina di impianti fotovoltaici e una decina di eolici, alla fine la Regione potrà produrre 1,5 Twh di energia in più (un quarto dei 6 Twh oggi acquistati oltr’Alpe). Già lunedì l’assessore Andrea Bairati presenterà una delibera per la riconversione delle discariche di rifiuti esaurite in superfici su cui installare i pannelli fotovoltaici, visto che occorreranno in totale circa 120 ettari. Presto si costituirà un tavolo di lavoro congiunto sia per la localizzazione dei siti che per la preparazione del progetto.
“Questa intesa – ha sottolineato Conti – è parte della nostra strategia di sviluppo delle fonti rinnovabili, per le quali Enel investirà sette miliardi di euro fra Europa e Nord America. Il nostro obiettivo è arrivare in anticipo agli appuntamenti del protocollo di Kyoto. L’intesa con il Piemonte, fornendo un quadro normativo certo, ci libera da molte pastoie burocratiche e ci permette di accelerare”. “Ci organizzeremo per garantire i tempi”, ha assicurato dal canto suo il presidente Bresso, che ha ricordato anche l’accordo con Terna per ottimizzare degli elettrodotti piemontesi e i conseguenti risparmi energetici.