Un team di ricercatori della Colorado State University è riuscito ad ottenere la prima mappa globale delle foreste del nostro pianeta. Sarà fondamentale per studiare l’impatto del carbonio sul nostro ecosistema e prevedere gli effetti dei cambiamenti climatici
(Rinnovabili.it) – Per chi pensa che le immagini della NASA documentino solo l’attività su pianeti e galassie lontane e sconosciute è in arrivo una novità tutta “terrena”. Grazie allo sforzo di un team di ricercatori Colorado State University, che hanno utilizzato in chiave “innovativa” le immagini dell’Agenzia Spaziale Statunitense, è stata creata la prima “mappa mondiale delle foreste”:https://www.agu.org/news/press/images/pr_2010-19_NASA-forest-height-map_hi-res.jpg del nostro pianeta. La mappa è stato il frutto di un paziente lavoro di ricerca del professor Michael Lefsky. Lo scienziato dell’ateneo americano per ottenerla ha utilizzato una particolare tecnologia di rilevamento a distanza, il LIDAR (Laser Imaging Detection and Ranging), in grado di determinare la distanza di un oggetto o di una particolare superficie grazie all’uso di uno speciale laser.
Il professor Lefsky ha costruito la sua mappa mondiale delle foreste partendo dai dati ricavati da circa 250 milioni di impulsi laser raccolti durante un periodo di sette anni. Ma questi 250 milioni di impulsi sono stati in grado di coprire solo il 2,4% della superficie terrestre. Così il ricercatore ha deciso di combinare i dati ricavati usando il LIDAR con altre informazioni inviate da altre strumentazioni a bordo dei satelliti, in grado di coprire aree più ampie anche se non con la stessa profondità.
Il risultato è stato una vera mappa che potrà aiutare gli scienziati a capire quanto carbonio è imprigionato nelle foreste e quanto velocemente circola nell’ecosistema e viene immesso in atmosfera. La mappa ha un ruolo molto importante per capire che effetto avranno sul pianeta i cambiamenti climatici e per studiare modelli in grado di prevedere le modalità di propagazione degli incendi.