Il ministro Scajola e il suo omologo tunisino danno il via alla gara per la costruzione di una centrale elettrica nel paese africano e per il successivo posizionamento di un cavo sottomarino di interconnessione con la Sicilia
(Rinnovabili.it) – Durante l’incontro tenutosi ieri fra il Ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola e Afif Chelbi, Ministro per l’Industria e la Tecnologia tunisino, è stato annunciata la nascita di un bando di gara per l’assegnazione del progetto per la realizzazione di un imponente centrale elettrica.
La collaborazione italo-tunisina, iniziata nell’agosto del 2008 con la firma della Dichiarazione congiunta tra i due paesi, è nato con lo scopo di garantire vantaggi ‘energetici’ ad entrambe le nazioni entro il 2017.
Per andare incontro alle necessità energetiche della Tunisia, paese dalla ridotta produzione ma dalle necessità crescenti, il Governo locale ha dato il via libera alla promozione del bando per la realizzaione di una centrale da 1200 megawatt, di cui 800 verranno messi a disposizione del mercato italiano. Alimentata congiuntamente da fonti rinnovabili e combustibili fossili, la realizzazione dell’impianto sarà seguita dal posizionamento di un cavo sottomarino da 1000 MW che collegherà la Tunisia alla Sicilia.
“E’ un progetto di importanza strategica per l’Italia e la Tunisia – ha affermato il Ministro Scajola nel corso del bilaterale – che rappresenta lo sviluppo di una politica energetica che rende l’Italia leader dei collegamenti euromediterranei”.