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Dal vento 120 MW di energia

L’eolico ha un futuro in Provincia di Parma, il cui territorio è uno dei meglio disposti ai venti a livello regionale. E’ questo uno degli elementi emersi dallo studio realizzato dall’Ente di piazzale della Pace e presentato ieri agli amministratori dei Comuni montani, della Comunità montana sud-est e a quella delle Valli del Taro e del Ceno.
Spetta infatti alle Province il compito di pianificazione dunque di indicare il limite massimo di potenza producibile e le zone più idonee a ospitare gli impianti.
La prima buona notizia è che il totale di energia producibile dal vento nella nostra provincia è risultato pari a 120 MW, una importante ”quota” per soddisfare il fabbisogno energetico provinciale. Questo significa che sarà possibile realizzare tra i 5 o 6 parchi eolici sovra comunali, in grado di produrre 20Mw. Sarà inoltre possibile lasciare spazio ad altre iniziative di dimensioni ridotte in rapporto alle necessità e opportunità stabilite dai comuni.
La mappa dei luoghi utili all’installazione è invece stata costruita tenendo conto di una serie di fattori fra cui la ventosità. Le migliori ubicazioni sono risultate quelle poste sui crinali e – escluse le aree protette, parchi e zps – quelle situate nei comuni di Abareto, Borgotaro, Berceto, Corniglio, Calestano, Tizzano, Palanzano, Bedonia e Tornolo.
“Questo studio – dice l’assessore provinciale all’Ambiente Giancarlo Castellani – conferma la scelta compiuta dalla Provincia verso le fonti rinnovabili. Oltre a favorirne lo sviluppo per gli indubbi benefici ambientali, rafforzano la cultura della sostenibilità che rappresenta la sfida vera del futuro”.
Lo studio ha inoltre permesso di elaborare una simulazione in video di come apparirà il nostro territorio provinciale una volta realizzate le pale. In questo modo è possibile capire fin da subito, e da differenti punti di vista, l’inserimento degli impianti al’interno del paesaggio.
Così la Provincia prosegue il cammino per l’approvazione del Piano energetico, la cui adozione è prevista per maggio-giugno di quest’anno. Una volta adottato e sulla base delle osservazioni che perverranno e sugli affinamenti che si renderanno necessari, si potrà procedere all’approvazione definitiva del Piano, prevista nel 2011.

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