Pioppi e semi di girasole forniranno energia pulita per 350 mila famiglie italiane. L'iniziativa nasce dall'impegno Coldiretti, Consorzi Agrari d'Italia, PowerCrop e gruppo Maccaferri nel segno che la sostenibilità dà i suoi frutti
(Rinnovabili.it) – Una filiera agro-energetica tutta italiana in grado di generare l’elettricità sufficiente a soddisfare le esigenze di 350 mila famiglie. Tutto questo sarà possibile grazie all’impegno e alla collaborazione tra Coldiretti, Consorzi Agrari d’Italia, PowerCrop e il gruppo Maccaferri che hanno pensato di sfruttare semi di oleaginose e legno di pioppi provenienti dagli 80 mila ettari di terreno nostrano per la generazione di energia pulita. “L’accordo consente di realizzare una filiera energetica tutta italiana a forte coinvolgimento agricolo con un meccanismo di remunerazione della materia prima trasparente ed atto a consentire un reddito stabile per le imprese nel medio e lungo periodo”, ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini “si tratta della dimostrazione concreta del contributo che possono offrire le imprese agricole italiane ad una crescita sostenibile dal punto di vista ambientale, climatico e occupazionale”.
L’ambizioso progetto è stato annunciato in occasione della VI edizione del Forum internazionale “Green economy” a cui ha preso parte anche il Giancarlo Galan, Ministro delle Politiche Agricole meritevole per aver dato il via libera al progetto per mezzo del primo decreto per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili completamente Made in Italy “dal seme alla lampadina”.
“Questo accordo – ha dichiarato il Presidente Gaetano Maccaferri – rappresenta un’ulteriore progresso nello sviluppo dei rapporti tra il mondo agricolo nazionale e il nostro gruppo industriale […] Confidiamo nello sviluppo dei giacimenti verdi per la completa affermazione anche nel nostro Paese della produzione di energia da biomassa di origine agricola, grazie alla piena collaborazione instauratasi con Coldiretti, l’organizzazione maggiormente rappresentativa in ambito nazionale”.
Gli impianti per la produzione di energia elettrica, riconversione degli ex stabilimenti dello zuccherificio Eridania Sadam, segneranno una potenza elettrica installata di 148 MWe, con un risparmio, in termini di emissioni di anidride carbonica, di 600mila tonnellate all’anno. Annualmente alimentati mediante la fornitura di 400mila tonnellate di cippato di pioppo e di 160mila tonnellate di semi provenienti dai terreni limitrofi situati ad una distanza inferiore ai 300 chilometri il progetto insieme agli stabilimenti e grazie ad un impegno economico che ammonta a 500 milioni di euro hanno permesso la creazione di 4000 nuovi posti di lavoro tra diretti e indiretti.