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Dal “Distretto del freddo”: ecotecnologie nella climatizzazione

Il Distretto veneto del Condizionamento e della Refrigerazione Industriale, la Regione Veneto e l'Università di Padova si fanno promotori di un progetto volto al risparmio energetico e all’utilizzo di fonti rinnovabili nel contesto della climatizzazione degli edifici

In un contesto come quello italiano dove la questione relativa ai consumi dovuti alla climatizzazione estiva si fa sempre più pressante e preoccupante, la ricerca promossa dal Distretto veneto del Condizionamento e della Refrigerazione Industriale (un sistema di 150 aziende in un comparto che vede eccellere il Veneto, con il 60 per cento della capacità produttiva europea), cofinanziata dalla Regione Veneto e realizzata in collaborazione con l’Università di Padova, rappresenta, oltre che la ricerca di una soluzione, soprattutto un passo avanti quanto alla sensibilizzazione del grande pubblico nei confronti della riduzione dei consumi prima e del risparmio energetico dopo.
Si tratta di un progetto di ricerca da 1,6 milioni di euro per il risparmio energetico e per l’utilizzo di fonti rinnovabili nelle aziende e negli edifici direzionali. La ricerca ha sviluppato soprattutto l’aspetto della climatizzazione negli edifici, da realizzare attraverso l’utilizzo di tecnologie sostenibili ed ecocompatibili. Il progetto, che si chiuderà a febbraio, ha coinvolto le aziende aderenti al Distretto e partner operativi, che, grazie alla collaborazione strategica dell’Università di Padova, hanno sviluppato componenti per impianti ad elevata efficienza energetica. Obiettivo del progetto è quello di garantire una maggiore efficienza dei sistemi di climatizzazione attraverso l’ottimizzazione delle prestazioni operative delle macchine, determinando quindi una riduzione delle emissioni inquinanti a favore di un minor impatto ambientale. Il progetto si rifà alle disposizioni dettate dalla Commisione Europea nella direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico nell’edilizia, attraverso le quali si impone l’implementazione di diverse misure atte a promuovere un uso misurato e razionale delle risorse energetiche, finalizzato alla riduzione dell’impatto ambientale. Oltre all’impegno manifestato nel campo della climatizzazione, il Distretto intende applicare il nuovo progetto anche alla refrigerazione, in particolare per la “catena del freddo” per la conservazione delle derrate alimentari, facendosi quindi promotore di progetti di sviluppo di sistemi ad elevata efficienza energetica e con ridotto impatto ambientale a livello sia di refrigerazione commerciale sia domestica. Inoltre, nello stesso settore, il Distretto cercherà di favorire interventi nel campo del Life Cycle Assessment (LCA) dei banchi frigoriferi commerciali.