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Dal diesel alle celle a combustibile, la nautica cambia volto

(Rinnovabili.it) – I motori diesel utilizzati sulle navi sono tra i più inquinanti al mondo. Ora però un nuovo tipo di sistema di propulsione potrebbe rendere i viaggi marini molto più verdi, permettendo così alle coste di trarne il giusto profitto. Un team di scienziati italiani e tedeschi sta portando avanti il *progetto europeo di ricerca MC-WAP* in cui tradizionali motori diesel sono stati sostituiti con propulsori basati su fuel cell a carbonati fusi.
Il progetto MC WAP ha sviluppato una cella a combustibile in carbonato fuso che sfrutta un sistema capace di convertire il gasolio in un gas ricco di idrogeno e l’aria proveniente dal compressore di una microturbina; la reazione produce elettricità e calore, senza combustione. La sfida intrapresa dal gruppo di ricerca è quella di riuscire ad adattare tale tecnologia alle applicazioni marine.
MC-WAP utilizza come punto di partenza importante l’attività già svolta in un altro progetto industriale finanziato dalla organizzazione dell’OAEO, l’MCFC-NG – *Molten Carbonate Fuel Cell Navale Generator,* che ha portato alla elaborazione e messa in opera di un impianto a terra da 500 kWe basato su un processore a gasolio accoppiato a pile MCFC. A partire da questa esperienza, il team cercherà di aumentare l’efficienza complessiva del sistema e il livello di integrazione tra le differenti unità del processo e di progettare un impianto basato MCFC per la generazione di potenza ausiliaria da istallare a bordo di navi di grandi dimensioni.
Marco Schembri del centro di ricerca navale italiano CETENA, coordinatore del progetto, è convinto che le celle a combustibile rappresentino il futuro dei motori a combustione marini. “La tecnologia migliorerà il comfort dei passeggeri con associati anche diversi vantaggi ambientali: alta efficienza energetica, ridottissima emissione di gas inquinanti ed un basso e localizzato inquinamento acustico”.

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