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Dal deserto l’energia per l’intera popolazione mondiale

Sfruttare l’energia ottenibile dal deserto sahariano. Questo sarà il futuro secondo uno studio del TREC. Ruolo fondamentale dell’Italia che si colloca come “ponte fra l’Africa e l’Europa”

Secondo uno studio presentato da Gerhard Knies del TREC (Cooperazione Transmediterranea sulle Energie Rinnovabili) in 5,7 ore il deserto riceve tanta energia dal sole quanta ne è necessaria in un anno a livello mondiale mentre in 47 giorni il deserto può ottenere una quantità di energia dal sole uguale a quella prodotta dalle fonti fossili. Basterebbe occupare una minuscola superficie del deserto sahariano, circa 160 kmq pari allo 0,13% dei deserti mondiali, per localizzare gli impianti e le attività ad esso connesse ed ottenere una reale svolta in campo energetico. Lo studio ha analizzato 50 Paesi in termini di richiesta e di potenziale di fonti rinnovabili tra Europa, Nord Africa e Medio Oriente. Dagli scenari è emersa la già nota tendenza all’aumento della popolazione ed alla continua desertificazione: ecco perché il deserto può costituire il nucleo di partenza per il nuovo solare. Lo studio presentato da Knies ha collegato virtualmente tutti i Paesi attraverso una rete fitta di impianti di connessione che prendono energia dal sole del deserto africano. In tal senso “l’Italia – ha detto lo studioso tedesco – ha la struttura politica per raggiungere gli obiettivi dall’Africa”. Una sorta di “ponte tra l’Africa e l’Europa”. Per quanto riguarda i costi di trasmissione del sole dal deserto, sono pari, secondo lo studio, a 0,014 centesimi a Kwh per arrivare a 0,10 nel 2050. (fonte Ansa)