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Dai rifiuti industriali energia e riduzione dell’inquinamento: un nuovo brevetto

Succede a Piombino dove, durante il Festival dell’Economia ecologica Quanto Basta, l’Asiu (l’Azienda per i servizi di igiene urbana che serve 5 comuni della Val di Cornia), ha annunciato di aver richiesto il brevetto internazionale per la trasformazione delle scorie siderurgiche della Lucchini, che è il primo al mondo nel suo genere.

“Un chilo di questo nuovo materiale sarà in grado di assorbire due chili di CO2 – spiega il presidente dell’Asiu-Tap Fulvio Murzi -. A regime, il processo potrà assorbire la CO2 prodotta da una città di 300 mila abitanti”.
Come si è arrivati a questo brevetto? “In realtà si tratta del risultato di una sperimentazione avviata con il CNR di Pisa e che aveva come primo obiettivo di migliorare il prodotto risultante dal trattamento dei rifiuti siderurgici. Nel corso della ricerca, ci si è accorti che sottoponendo le scorie a opportuni lavaggi si produceva idrogeno e, contestualmente, il materiale finale risultava estremamente vorace di CO2. Possiamo parlare di un effetto collaterale positivo”.
E quali sono i possibili usi di questo nuovo materiale? “E’ un materiale di elevata qualità che potrà essere usato come inerte per sottofondi stradali o come base per ottenere calcestruzzo per impieghi più qualificati”

L’idrogeno prodotto potrà alimentare una centrale elettrica in grado di fornire 22.300 Mwh all’anno, e allo stesso tempo sottrarre all’atmosfera 685 mila tonnellate di anidride carbonica.
Ci vorranno un paio d’anni per arrivare alla realizzazione dell’impianto industriale. Ma intanto il processo è iniziato. Per Piombino, e non solo, un’ottima notizia.

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