Rinnovabili

Dai gas di scarico l’energia per alimentare le auto

Era il 1821 quando il fisico estone Thomas Jhoann Seebeck scoprì il fenomeno che stava alle basi delle “termocoppie”, sensori di temperatura in grado di convertire il calore disperso d un processo meccanico in energia utile. Ora il professor Mike Rowe, dell’Università scozzese di Cardiff, sta valutando l’ipotesi pratica di applicare questi sistemi di generazione termoelettrica ai veicoli. Questa tecnologia è già attualmente utilizzata in situazioni quotidiane, come il controllo di un sistema centralizzato di riscaldamento o della temperatura di un frigorifero. Secondo Rowe un sistema di questo tipo potesse essere inserito nel motore, l’auto potrebbe recuperare energia dal calore emesso, risparmiare benzina (almeno il 5%) ed evitare una parte di emissioni di CO2. Negli Stati Uniti i costruttori automobilistici stanno già investendo nello sviluppo di questa tecnologia, ha sottolineato il professore secondo cui la generazione termoelettrica sarebbe un sistema più semplice e meno costoso che investire nell’energia solare. Lo studio sull’applicazione delle termocoppie alle auto riserva “enormi potenzialità future, ma che fino ad oggi l’industria del Regno Unito sembra aver trascurato”.

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