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Dai baccelli alle celle solari

(Rinnovabili.it) – Mendel li impiegò per gettare quelle che oggi sono considerate le basi della genetica. Nathan Nelson, biologo al pari dello scienziato ceco, a quasi sessant’anni di distanza ne ha fatto modello di studio per la ricerca energetica. Parliamo dei piselli, su cui si impernia il lavoro condotto dal biologo presso il Dipartimento di Biochimica dell’Università di Tel Aviv.
Con la sua indagine Nelson ha decifrato la complessa struttura di una proteina di membrana propria della pianta che potrebbe insegnare agli uomini una strada per la produzione di energia con un’efficienza di gran lunga maggiore.
Nota con il nome di complesso *Photosystem I* (PSI), tale struttura costituisce il centro reattivo capace di trasformare la luce solare in energia chimica con un rendimento del 100%, impacchettato nelle cellule in migliaia di cristalli ben ordinati.
Il complesso è stato isolato dalle foglie di pisello e convertito in una minuscola cella solare biologica. “Si può immaginare il nostro stupore – afferma Nelson – e felicità quando, dopo l’illuminazione di tali cristalli immessi in piatti rivestiti d’oro, siamo stati in grado di generare una tensione di 10 volt”.
Il gruppo di lavoro ha spiegato che qualsiasi progresso sarà raggiunto non si potrà mai parlare di un’efficienza di conversione del 100%, ma il prossimo obiettivo del team è di ottenere almeno un 20%. Lato negativo, la ridotta taglia: la cella così assemblata misura solo 3 millimetri, ma anche su questo si sta lavorando. “Questo non risolverà certo i problemi energetici mondiali, – conclude Nelson – ma potrebbe costituire una soluzione in piccolo, ad esempio, venendo impiegata negli interruttori low energy”.

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